Il Giubileo dei seimila pellegrini umbri a San Pietro

22-10-2016 Pellegrinaggio delle diocesi umbre a Roma. Vescovi umbri sul sagrato di San Pietro (a destra)
22-10-2016 Pellegrinaggio delle diocesi umbre a Roma. Vescovi umbri sul sagrato di San Pietro (a destra)

A quattro settimane dalla conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia e in una delle ultime udienze giubilari di papa Francesco, sabato 22 ottobre, in Piazza San Pietro gremita da 100mila fedeli provenienti da diversi Paesi del Mondo, anche le otto Chiese diocesane dell’Umbria sono state presenti con 6.500 pellegrini accompagnati dai loro vescovi insieme a diversi rappresentanti delle Istituzioni civili. Una partecipazione che è andata oltre tutte le previsioni creando anche qualche disagio nell’organizzazione, superato grazie all’entusiasmo degli stessi partecipanti che non hanno voluto mancare a questo importante evento di fede. Il Santo Padre, nel rivolgere il suo «caloroso benvenuto» ai fedeli di numerose diocesi italiane presenti, ha menzionato, in particolare, quelle dell’Umbria e gli sbandieratori di Gubbio. Papa Francesco, nel suo tradizionale giro in auto in Piazza San Pietro prima della catechesi, è stato salutato anche dalle note della Banda musicale “Anni Verdi” di Fabro (Tr), nella Diocesi di Orvieto-Todi, diretta dal maestro Emanuele Ragni e accompagnata dal parroco don Domenico Cannizzaro.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, rientrato dalla Terra Santa nella serata del 21 ottobre, ha commentato la catechesi del Santo Padre sul «dialogo» con queste parole: «Ha sviluppato in positivo e in negativo tutte le tematiche del dialogo e senza dialogo non ci può essere vita né per la Chiesa né per l’umanità, perché la Santissima Trinità è essenzialmente dialogo. Per questo è fondamentale che si dialoghi in famiglia, sul lavoro, nella società, nelle istituzioni. E’ un richiamo fortissimo sia al mondo religioso che al mondo laico, perché il Papa ha toccato un argomento che è indispensabile alla vita stessa dell’umanità. Senza dialogo la vita diventa davvero un inferno».

Il cardinale Bassetti, nel presiedere la celebrazione eucaristica a conclusione del pellegrinaggio giubilare regionale ad Petri Sedem nella chiesa di San Gregorio VII in Roma della comunità dei Francescani minori dell’Umbria, ha ringraziato quanti hanno collaborato all’organizzazione di questo grande evento ecclesiale, che ha permesso a diverse migliaia di umbri di ritornare alle radici della fede cristiana nell’attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro. In particolare ha ringraziato per la loro presenza quanti vivono nelle Opere segno delle Caritas dell’Umbria, in primis i giovani della Casa di accoglienza in Kosovo attivata nell’autunno del 1999, all’indomani della fine del conflitto nei Balcani. Il porporato ha annunciato anche l’imminente arrivo, presso una struttura della Caritas diocesana di Perugia, di una famiglia sfuggita dalla guerra nel suo Paese, che andrà ad aggiungersi alle centinaia di profughi accolti nelle Diocesi umbre in quest’ultimo anno di emergenza umanitaria.

Pensando alle martoriate regioni del mondo, il cardinale ha ricordato la sua recentissima esperienza di Gerusalemme, dove «nel vedere tante pietre – ha commentato – mi veniva in mente quei cuori degli uomini che sono di pietra più duri di quelle pietre».

La celebrazione eucaristica nella chiesa romana di San Gregorio VII è stata vissuta con particolare raccoglimento da oltre 4mila fedeli provenienti dalle parrocchie di tutta la Metropolia di Perugia-Città della Pieve, che comprende le Diocesi suffraganee di Assisi, Città di Castello, Foligno e Gubbio, i cui vescovi, mons. Domenico Sorrentino, mons. Domenico Cancian, mons. Gualtiero Sigismondi e mons. Mario Ceccobelli hanno concelebrato con il cardinale Bassetti e il suo ausiliare mons. Paolo Giulietti. La Santa Messa è stata animata dall’Orchestra Filarmonica di Spina (Pg) e dalla Corale Laurenziana di Perugia e si è conclusa con la benedizione di tutti i vescovi.

AUTORE: R. L.