Il grande dono di Bolsena

DIOCESI - CLERO Ritiro mensile del clero con mons. Renzo Bonetti

I presbiteri e i diaconi della diocesi anche questo mese si sono ritrovati nella casa diocesana di Spagliagrano di Todi per la giornata di ritiro mensile insieme al loro Vescovo. Dopo l’adorazione, la recita dell’ora media e l’ascolto del commento del Vescovo al Vangelo del giorno, i partecipanti hanno ascoltato mons. Renzo Bonetti, presidente della fondazione “Dono grande” che ha dettato una meditazione su “Eucaristia e pastorale familiare”. Un’attenta e argomentata riflessione con la quale ha fatto cogliere il carattere sponsale dell’eucaristia e il rapporto vero, reale, profondo, organico che esiste con il sacramento del matrimonio. Gesù in ogni eucaristia ripete le sue nozze e chiama la famiglia ad esserne spiegazione e attualizzazione e a manifestarne gli effetti e la potenza. Nella seconda parte della mattinata, come d’abitudine, mons. Giovanni Scanavino ha dato ai presbiteri e ai diaconi alcune comunicazioni. All’inizio ha annunciato che don Maurizio de Siena protrarrà, come missionario fidei donum, la sua presenza in Colombia, nella città di Armenia, per tre anni; ed ha informato di una lettera dello stesso sacerdote, nella quale racconta la sua entusiasmante esperienza pastorale presso quella chiesa e invia saluti ai suoi confratelli, alle preghiere dei quali si affida per il suo delicato e prezioso lavoro. Mons. Scanavino, successivamente, ha fatto memoria di due grandi eventi che hanno segnato la vita della Chiesa di Orvieto-Todi: il miracolo eucaristico di Bolsena (1263) e l’istituzione della festa del Corpus Domini (bolla Transiturus, 1264), dei quali ricorrerà il 750°, rispettivamente nel 2013 e 2014. “È una memoria – ha detto Scanavino – che ci impegna in alcune solenni celebrazioni, ma soprattutto ci esorta a ripensare l’identità della nostra Chiesa diocesana e della nostra stessa città e del nostro territorio, così legati al mistero eucaristico. Una Chiesa così ricca di doni e una città così ricca di storia non possono non ripensare alle proprie responsabilità di condivisione e alla specifica vocazione di richiamo alla spiritualità eucaristica”. Il Vescovo, riferendosi alla trasformazione della cattedrale in santuario eucaristico, ha detto: “Il duomo di Orvieto è stato concepito come un grande ostensorio: contiene il miracolo eucaristico per esporlo al mondo intero, come il più grande santuario eucaristico. Qui si deve venire da ogni parte del mondo per una sosta meditativa di adorazione e per un momento conviviale. Qui tutti, educati dallo stesso Maestro divino in tutte le Scritture, devono poterlo riconoscere risorto nello spezzare il pane (cfr. Lc 24). Abbiamo tutto il tempo necessario – ha poi soggiunto – per prepararci adeguatamente, fissando fin da ora gli impegni che riguardano tutti, sia la Chiesa locale che il territorio”. In chiusura mons. Scanavino ha presentato il progetto “Il Samaritano”. Una iniziativa sostenuta e coordinata dalla Comunità di vita solidale di Pantalla. Un gruppo di persone che donano gratuitamente il loro tempo e le loro competenze professionali per aiutare i fratelli bisognosi sia presso le loro abitazioni che presso le strutture ospedaliere o case di riposo. Tutti possono chiedere – ha esortato il Vescovo – animati dallo spirito di carità, di far parte come volontari del gruppo Il Samaritano.

AUTORE: Antonio Colasanto