Il meglio della zootecnia e le novità tecnologiche

Agriumbria dal 27 al 29 marzo: 400 espositori, 1200 marchi, 300 bovini
Stand e visitatori a una passata edizione di Agriumbria
Stand e visitatori a una passata edizione di Agriumbria

È la vetrina del comparto agricolo e zootecnico in Umbria: giunta alla 47/a edizione, la rassegna Agriumbria in programma dal 27 al 29 marzo all’Umbriafiere di Bastia Umbra, resta un punto di riferimento non solo per il settore a livello regionale ma è ormai un polo di attrazione a livello nazionale.

Nonostante la crisi economica, la manifestazione ha confermato, con largo anticipo, il tutto esaurito degli spazi espositivi. Vi parteciperanno oltre 400 espositori, in rappresentanza di circa 1200 marchi, con la presenza di circa 300 capi bovini, di diverse razze, oltre alla presenza di suini, ovini e migliaia di animali da cortile. Agriumbria propone il meglio dell’innovazione tecnologica per quanto riguarda la meccanizzazione agricola che, storicamente, segna un alta concentrazione di operazioni commerciali concluse. La zootecnia sarà ancora una volta una delle protagoniste di Agriumbria 2015 con mostre nazionali e interregionali, con rassegne e concorsi riservati a specie e razze che nel corso delle tre giornate fieristiche si confronteranno per confermare l’elevato livello genealogico del nostro patrimonio zootecnico.

“La 47/a edizione di Agriumbria – ha sottolineato il presidente di Umbriafiere S.p.A. Lazzaro Bogliari – è l’occasione per verificare quali punti critici permangono per l’agricoltura e per l’agroalimentare a conclusione dell’operatività della passata PAC (2007-2013) e per individuare le fattibili soluzioni da adottare utili a delineare le future linee di programmazione e di pianificazione, tenuto conto degli indirizzi e delle misure finanziarie disponibili stabilite dalla nuova PAC. A tale scopo, Umbriafiere S.p.A – intende promuovere, in collaborazione con istituzioni pubbliche, Università e Aia (Associazione italiana allevatori), eventi tecnici e divulgativi, non solo in occasione di Agriumbria, con l’obiettivo di ridefinire “proposte fattibili” in grado di indicare modelli di produzione di carne italiana che nella loro differenziazione dimensionale e organizzativa, siano nelle condizioni di rappresentare la dinamica dei mercati e dei consumi, proponendo un prodotto nazionale di qualità certificata.

La decisione di ufficializzare la manifestazione umbra come “Polo delle Carni italiane” – ha osservato Bogliari – è motivato dalla necessità di attivare un piano organico di interventi finalizzati a incentivare linee di selettiva produzione di carne tenuto conto anche degli indirizzi contenuti nella nuova PAC 2014-2020”. A tale scopo, Umbriafiere e AIA-Italialleva, in collaborazione con le Associazioni nazionali di specie e di razze organizzano, nelle tre giornate fieristiche, “percorsi guidati” allo scopo di offrire elementi conoscitivi di valutazione sullo “stato” della selezione del patrimonio zootecnico.

AUTORE: E. Q.