Il Papa “sociale”

PONTE SAN GIOVANNI Omaggio a Leone XIII in un convegno sul welfare

Si è tenuto a Ponte San Giovanni un convegno in omaggio a Papa Leone XIII, dal titolo “Sussidiarietà e Welfare State nella dottrina sociale della Chiesa dalla Rerum novarum ai giorni nostri”. L’incontro era organizzato da Unità pastorale di Ponte San Giovanni, associazione Pro Ponte, Centro culturale Leone XIII, con il patrocinio della Regione, della Provincia e del Comune di Perugia. Era stato pensato per due finalità: dare risalto alla figura di Leone XIII nel bicentenario della sua ascita, scaduto nel 2010 e soprattutto del centenario della famosa enciclica Rerum novarum pubblicata nel 1891, che tratta dei problemi del lavoro e della giustizia sociale. Gli organizzatori hanno dato i loro saluti motivando le ragioni che li hanno spinti a dare vita all’iniziativa e a mettersi insieme. La sala era gremita ed era presente anche l’arcivescovo mons. Bassetti, il quale ha ricordato a grandi linee la figura e la straordinaria importanza di Leone XIII, soffermandosi a illustrare la fase di vita di Gioacchino Pecci tascorsa a Pwerugia in cui ha maturato le idee innovatrici che poi ha trasmesso come supremo pontefic dalla cattedra papale. La prima relazione è stata tenuta dal prof. Pierluigi Grasselli che, a detta dl moderatore,, mons. Elio Bromuri, direttore de La Voce, ha svolto una vera e propria lectio magistralis sul principio della dottrina sociale cattolica detto della ”sussidiarietà. La lezione i Grasselli non può essere riassunta, ma dovrebbe essere divulgata essendo stata scritta dal professore e distribuita ai presenti, per cui potrebbe essere distribuita ad un vasto pubblico. Sarebbe di grande interesse ed efficacia per la formazione culturale della società. È quindi intervenuto Lorenzo Dellai, presidente della Provincia di Trento, che ha sottolineato come per l’innovazione sociale occorra fondarsi sui principi di solidarietà, sussidiarietà, autonomia, da intendere non come egoismo localistico ma come esercizio di responsabilità. Con riferimento alla realtà trentina, caratterizzata da una forte propensione alla cooperazione, Dellai ha ricordato alcune iniziative che rispondono al principio della sussidiarietà volto a limitare i pericoli della burocratizzazione e quello di relegare il terzo settore ad un ruolo meramente esecutivo. Ha rimarcato l’impegno a coinvolgere tutti gli attori del sociale intorno alle famiglie (i “distretti per la famiglia”), a gestire in comune i beni collettivi agricoli e i beni urbani. A conclusione, mons. Bromuri ha fatto appello ai cristiani, perché dinanzi alla crisi in corso, facciano conoscere le loro idee e mettano in campo le loro energie ed ha invitato i pubblici amministratori a sostenere le iniziative della società civile e della Chiesa, o, quanto meno, a non penalizzarle.