Il Punto – Il dilagare dell’irrazionalità

Il battesimo fa venire l’autismo. Studiando la storia personale dei ragazzi autistici, si scopre che nella stragrande maggioranza sono stati battezzati; dunque… Vi sembra una scemenza? Lo è. Ma è esattamente lo stesso ragionamento in base al quale molti credono che le vaccinazioni facciano venire l’autismo (o altre strane malattie). Del resto, il primo medico che ha studiato l’autismo, e praticamente lo ha scoperto come patologia, per diverso tempo credeva e insegnava che si trattasse di una malattia tipica dei figli di famiglie ricche e istruite, e che quindi ci fosse una relazione.

In realtà dipendeva dal fatto che solo quel tipo di genitori faceva visitare i figli da lui, che era un luminare molto costoso. La ribellione di un numero elevato di famiglie contro le vaccinazioni obbligatorie preoccupa perfino il Presidente della Repubblica e non ha nessuna base razionale, perché per le vaccinazioni l’incidenza statistica di complicanze è enormemente inferiore a quella dei danni permanenti prodotti dalle malattie che colpiscono i soggetti non vaccinati. Come se uno dicesse: “Sto male, ma mi rifiuto di farmi portare in ospedale perché ho paura che l’ambulanza si scontri”. Ma non voglio adesso fare un discorso scientifico sulle vaccinazioni e sull’autismo. Voglio invece sottolineare quanto peso abbia l’irrazionalità nel nostro mondo, che pure si vuole figlio della razionalità, da Galileo e da Cartesio in poi.

Del resto, Pascal diceva che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce. Ma un conto è parlare di affetti, e allora è vero quello che diceva Pascal; e un conto è parlare di malattie (o di politica, di economia, eccetera), e allora vale la razionalità pura. C’è nei nostri anni una forma di irrazionalità molto preoccupante: la sfiducia preconcetta nei confronti di tutto ciò che viene proposto da chiunque abbia un’autorità o un ruolo “ufficiale”: medici, professori, scienziati, politici, banchieri, giornalisti, insomma la cosiddetta “casta” (o le caste, perché sono più di una). Si sospetta sempre che dietro ci sia un imbroglio, o quanto meno un interesse personale. Beninteso, è giusto avere uno spirito critico, perché è questo il sale della democrazia; ma lo spirito critico, per essere sano, deve essere critico anche nei confronti di se stesso, e disponibile a rivedere le proprie iniziali preclusioni. I tanti cittadini arrabbiati contro qualcosa non sono così aperti.

 

AUTORE: Pier Giorgio Lignani