Il santuario della Madonna di Fatima diventa anche santuario dei fanciulli

A Città della Pieve inaugurati i restauri della chiesa danneggiata dal terremoto del '97

A città della Pieve il santuario della Madonna di Fatima è stato ufficialmente dedicato ai fanciulli dal vescovo mons.Giuseppe Chiaretti già nel 1996, in occasione della celebrazione del 50’e prima che il terremoto lo colpisse. Con la riapertura della chiesa restaurata, il 15 agosto scorso, l’attenzione ai fanciulli si è fatta, per così dire, visibile, con la collocazione delle statue dei bambini veggenti di Fatima, Francesco e Giacinta, beatificati lo scorso anno dal Papa e con la nuova denominazione del santuario “della Madonna di Fatima e dei beati Francesco e Giacinta”. Al segno materiale, ha annunciato il Vescovo, si cercherà di affiancare una realizzazione a favore dei fanciulli che dia seguito anche al desiderio, dei fondatori, di legare al santuario iniziative a favore dell’infanzia umiliata ed offesa. La cerimonia ufficiale di inaugurazione del santuario ha preceduto la messa solenne presieduta dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti. In serata si è svolta la processione con l’effigie della Madonna per le vie della cittadina pievese. Il santuario è stato riaperto ai fedeli dopo le lesioni subite nel 1997 a causa del terremoto che danneggiò tetto e pareti. I lavori di consolidamento hanno riguardato non solo la parte strutturale, ma anche l’aspetto estetico e il ripristino della facciata, per una spesa totale di oltre mezzo miliardo di lire finanziata in gran parte dalla Regione dell’Umbria. L’Arcivescovo, a nome della comunità cristiana, ha ringraziato quanti “si sono fatti mano della Provvidenza: sacerdoti, il Soprintendente ai Beni culturali, gli architetti progettisti, la ditta esecutrice, gli operai, la fondazione Carlo Caetani della Fargna che si è assunta una parte cospicua della spesa, e tutti coloro che hanno dato il loro obolo”. Il Santuario, ha ricordato ancora mons.Chiaretti nell’omelia (di cui riportiamo ampio stralcio qui a fianco) è nato per l’intraprendenza di un prete, don Luigi Perriccioli, che ebbe come motto per la sua infaticabile attività “tutto a disposizione di tutti”. Negli anni ’30 rese gli ambienti fatiscenti del convento sede dell’Azione cattolica , della scuola di catechismo, dell’oratorio, della scuola “Divina Provvidenza” per l’insegnamento di arti e mestieri e durante la guerra vi aprì il Piccolo rifugio “Maria Immacolata” accogliendovi tre fratellini orfani. Chiesa e convento furono requisiti per farne sede di comando militare e furono danneggiati. Si era ancora in guerra quando don Luigi commissionò una statua della Madonna di Fatima che giunse in città il 2 ottobre del 1943. Pochi anni dopo, nel 1946, curate le ferite degli eventi bellici, la statua della Madonna benedetta dal papa Pio XII a Castel Gandolfo, fu intronizzata e venne letto il decreto di erezione del santuario dedicato alla Madonna di Fatima. Era il 13 ottobre, anniversario dell’ultima apparizione di Maria ai tre fanciulli portoghesi. Da allora il santuario è stato continua meta di pellegrinaggi di devoti e nell’anno del Giubileo 2000 era tra le chiese giubilari della Diocesi.

AUTORE: M.R.V.