Il Vangelo del lavoro e la famiglia

A Nocera Umbra incontro con il Vescovo organizzato nell’ambito del progetto Policoro

“Il Vangelo del lavoro e la famiglia”: questo il titolo dell’incontro tenuto da mons. Sorrentino presso l’ex Seminario vescovile di Nocera Umbra al quale è intervenuta anche Valentina Di Maggio, animatrice del gruppo progetto Policoro di Assisi. Il Vescovo ha attirato l’attenzione illustrando il significato della parola “economia”, sottolineando come l’etimologia del termine richiami alla casa e alla capacità di amministrare le cose domestiche della famiglia per allargarsi, poi, anche quelle dello Stato. Richiamandosi ai contenuti del Compendio della dottrina sociale della Chiesa, come riferimento fondamentale, ha quindi sottolineato come la famiglia e l’uomo sono al centro dell’economia e come questo fatto debba rappresentare il fine ultimo delle scelte politiche, sociali ed economiche. Non è mancato il richiamo alla necessità dell’impegno quotidiano di ciascuno per la realizzazione di un siffatto modello di società. Nel corso della serata è stato presentato anche il progetto Policoro e le opportunità che offre per l’occupazione dei giovani. L’apertura del dibattito ha visto succedersi diversi interventi tra i quali quello del Sindaco di Nocera Umbra che si è soffermato sulle difficoltà del territorio nocerino. Alle riflessioni del Vescovo supportate dalle concrete proposte del gruppo del progetto Policoro, l’avv. Di Maolo ha presentato anche l’iniziativa promossa dalla diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo di istituire, nel 2013, una scuola di formazione socio-politica dedicata all’economista Giuseppe Toniolo (1845-1918) beatificato lo scorso 29 aprile a Roma. Abbiamo chiesto ad uno dei giovani partecipanti: pensi che le parole del Vescovo siano attuali e la proposta realizzabile? “Certamente. In un momento in cui l’istituto della famiglia viene costantemente messo in discussione per sostenere modelli di più basso profilo umano e sociale, e l’economia viene intesa solo come speculazione del più forte sul più debole, senza rispetto per il lavoro e per i lavoratori, soprattutto quelli più giovani, riscoprire l’attualità, la profondità e la semplicità del messaggio evangelico mi sembra essere l’unica rotta utile per non finire, naufraghi, contro gli scogli del falso benessere con cui ci siamo alimentati per lunghi anni”. Come vedi la nascita di una scuola di formazione politica diocesana? “Credo sia positivo che la Chiesa punti alla formazione socio-politica dei giovani. In fondo la Chiesa è l’unica che ha ancora valori, idee ed esempi da poter offrire come riferimento per le scelte sociali, economiche e politiche”.

AUTORE: M. B.