Impianto sportivo o chiesa?

PERUGIA. I veri termini della “vertenza” relativa al campetto da calcio di Ponte della Pietra. Le parrocchie aspettano da 30 anni una nuova chiesa. Per lo sport è stata individuata un’area diversa
La conferenza tenutasi nel prefabbricato-chiesa di via dell’Acacia
La conferenza tenutasi nel prefabbricato-chiesa di via dell’Acacia

Un corposo dossier ripercorre la storia, ormai trentennale, degli eventi per la realizzazione del complesso interparrocchiale “Giovanni Paolo II”, voluto dall’Unità pastorale Prepo – Ponte della Pietra – San Faustino. La storia inizia nel 1982 con un esproprio (30.070 mq) fatto alle parrocchie di Prepo e Ponte della Pietra da parte del Comune per la costruzione di una zona Peep; esproprio al quale le parrocchie non si opposero anche perché il Piano regolatore prevedeva una zona adibita a servizi nella quale se non ci fosse stata l’opposizione “ideologica” dell’allora Pds si sarebbe potuta realizzare la chiesa. Una lunga storia raccontata passo passo in un dossier pubblicato su sito dell’oratorio www.oratoriogp2.it.

Quello che accade oggi è che l’Unità pastorale, dopo aver lungamente lavorato ad un’altra ipotesi non andata in porto, ha chiesto al Comune di Perugia una variante al Piano regolatore generale per trasformare un terreno di cui è proprietaria in area edificabile. Quel terreno è il campo sportivo attualmente concesso in comodato d’uso gratuito alla società calcistica Ponte della Pietra fin dal 2000. La scelta è obbligata, dopo trent’anni alla ricerca di una collocazione per il complesso parrocchiale.

I parroci don Giuseppe Gioia e don Fabrizio Crocioni e suor Roberta Vinerba, -mercoledì hanno convocato una conferenza stampa per fare luce sui fatti che hanno caratterizzato questo lungo percorso, e per chiarire i rapporti che intercorrono tra la comunità cristiana e la società calcistica del Ponte della Pietra. “Non si tratta di una guerra tra il complesso parrocchiale e il campo sportivo, ma – ha ripetuto più volte suor Roberta nell’incontro con la stampa – è nell’interesse del bene comune di un quartiere da 14.000 abitanti che chiediamo all’Amministrazione comunale di trovare una soluzione per la zona, in modo da poter garantire che entrambe le realtà vengano tutelate”.

È interesse anche di molti parrocchiani, spiegano i parroci, che non venga cancellata la realtà sportiva del Ponte della Pietra calcio in cui molti di loro sono cresciuti. Ma altrettanto importante per le numerose famiglie del territorio è la realizzazione di un luogo di culto per la comunità e dei locali per le attività pastorali tra cui l’oratorio (attualmente in una sede di fortuna, per cui la parrocchia di Prepo paga un affitto di oltre 4.000 euro annui) che svolge un prezioso servizio educativo. Quello che l’Unità pastorale chiede al Comune di Perugia è di trovare quanto prima una nuova collocazione per il campo sportivo, per il quale sarebbe stata individuata un’area già in parte attrezzata allo scopo ma mai utilizzata, nei pressi del Cva di Ponte della Pietra “La Piroga”.

“L’urgenza di stringere i tempi di decisione – spiega suor Roberta – è dovuta al fatto che grazie ai fondi dell’8 per mille la Cei ha stanziato la cifra di 4.600.000 euro per la realizzazione del complesso interparrocchiale ma se non verranno utilizzati potranno non essere più disponibili. Tra l’altro la costruzione del complesso crea lavoro che andrebbe a beneficio delle imprese edilizie locali. Un vero peccato perdere questa opportunità”.

Duemila persone a messa ogni domenica

Il complesso parocchiale che da trent’anni si sta cercando di costruire è necessario all’unità pastorale formata dalle tre parrocchie dell’Unità pastorale. Un’area nella quale vivono 14.000 abitanti, dove alle messe domenicale si registra la partecipazione di una media 2.000 persone costrette a fare i “turni” per andare a messa: nella parrocchia di Prepo la chiesa ha 100 posti, il prefabbricato 200; nella parrocchia di Ponte della Pietra il santuario ha 100 posti e la cappella di Case Nuove (ricavata in una palazzina moderna) 70; nella parrocchia di San Faustino la chiesa di San Faustino ha 70 posti e la chiesa di S. Maria delle Grazie 140. Negli anni le attività giovanili, e non solo, sono cresciute coinvolgendo 600 tra bambini e giovani per le attività di catechesi e 600 tesserati all’oratorio Giovanni Paolo II, la cui sede (i locali sono in affitto) ormai è inadeguata. Le parrochie, inoltre, svolgono servizi gratuiti alla collettività: ricevono sostegno 250 famiglie bisognose, cristiane e non cristiane; 6 persone sono accolte negli alloggi parrocchiali; 40 bambini e ragazzi, cristiani e non cristiani, ricevono il sostegno scolastico fatto in collaborazione con il circolo Arci. Senza contare altre iniziative culturali, ludiche e ricreative proposte durante l’anno.

Una risposta

Lunedì prossimo il Consiglio comunale dovrà decidere sulla variante al Piano regolare che, tra le altre cose, dovrebbe consentire la costruzione del complesso parrocchiale di Ponte della Pietra. La decisione è stata rinviata per l’opposizione di un gruppo di cittadini che si sono presentati “in difesa del campo di calcio” sostenuti in Consiglio comunale dal consigliere del Prc Emiliano Pampanelli. La questione è stata presentata come scontro tra parrocchia e associazione sportiva ma se così fosse, e così non è, sarebbe una guerra tra poveri. Il Sindaco Boccali si è impegnato per dare una risposta ad una comunità che attende da trent’anni.

AUTORE: Mariangela Musolino