In ricordo del “dono” della rosa

Roccaporena. Tanti i pellegrini per la “Festa della rosa e delle Rite”. I lavori di riqualificazione dello Scoglio di S. Rita

raduno-RiteDomenica 28 giugno è stata celebrata a Roccaporena di Cascia la “Festa della Rosa e delle Rite”, evento ideato nel 1952 per fare memoria della bontà di Dio che volle confortare Rita morente con il dono della rosa, fiorita proprio in pieno inverno nel suo paese natale.

Come ogni anno, migliaia i pellegrini che si sono recati, già dall’albeggiare, a Roccaporena, visitando la chiesa di S. Montano (dove Rita si sposò e dove sono sepolti il marito e i figli), la casa natale, quella maritale, il Lazzaretto (dove Rita accoglieva e curava i malati), l’Orto del miracolo (dove appunto sbocciò la rosa in piano inverno) e lo Scoglio della preghiera. A tutte le donne di nome Rita presenti a Roccaporena il santuario ha donato una pergamena-ricordo.

L’attuale edizione verrà ricordata per l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione dello Scoglio della preghiera, luogo profondamente legato alla memoria della Santa e uno tra i più visitati dai pellegrini. I lavori, interamente finanziati da alcuni benefattori che preferiscono mantenere l’anonimato hanno riguardato: il rifacimento in pietra dell’altare all’interno della chiesetta; la protezione dello “Scoglio” con una vetrata, in quanto, purtroppo, era pieno di scritte ed era divenuto raccoglitore di sporcizie varie; sul piazzale antistante la chiesetta è stata posizionata una statua di santa Rita offerta dai devoti; il percorso di salita è stato arricchito con frasi bibliche.

L’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha benedetto la fine dei lavori affermando che “erano necessari per dare maggiore dignità allo Scoglio della preghiera e per conservarne la sua bellezza originaria”. Col Presule c’erano moltissimi devoti e alcune autorità civili e militari del luogo, tra cui il sindaco di Cascia Gino Emili. È seguita la celebrazione eucaristica presieduta sempre da mons. Boccardo e concelebrata da vari sacerdoti, tra cui il pro-rettore del santuario di Roccaporena don Simone Maggi e il priore della comunità agostiniana di Cascia padre Mario Di Quinzio.

Al termine della messa, c’è stato il passaggio della reliquia dalla parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo in Agropoli (Sa) a quella di S. Maria Assunta in Valle di Avellino, dove rimarrà per un anno, fino all’edizione 2016 della “Festa della Rosa e delle Rite”. Entrambe le comunità erano rappresentate dai rispettivi parroci e da un gruppo di fedeli.