Innamorate di Dio come sant’Agostino

suor-giacominaDal monastero di Santa Rita a Cascia desideriamo porgere il classico saluto agostiniano Deo gratias! (“Rendiamo grazie a Dio”) a tutti i lettori de La Voce. Saluto che noi, figlie spirituali di sant’Agostino, porgiamo sempre ai numerosi pellegrini che vengono a pregare sulla tomba di santa Rita, attratti dalla sua singolare esperienza di vita, vissuta in tutti gli stati che una donna può vivere. Sono senza numero coloro che si rivolgono a noi ogni giorno, da ogni parte del mondo, attraverso la corrispondenza, il telefono, gli incontri nei parlatori.

Alla grata del monastero si presentano tante persone. La carità ci spinge a farci carico dei loro problemi, a prendere tutti nel nostro cuore, a “perdere” il nostro tempo per far sperimentare loro l’amicizia, la provvidenza, l’accoglienza di Dio. A quella grata avviene continuamente l’incontro tra la miseria dell’uomo e la misericordia di Dio, tra la disperazione umana e la consolazione divina. La spiritualità agostiniana infatti ci invita a “tornare all’uomo interiore”, ad andare nel profondo e trovare là il senso della vita perché là Dio abita. Sant’Agostino si è sentito trapassare il cuore dalla Parola di Dio e nulla è più esistito se non il Signore, il Suo amore, la ricerca della Verità e della Bellezza. Scrive: “Ciò che sento in modo non dubbio, anzi certo, Signore, è che ti amo. Folgorato al cuore da te mediante la tua parola, ti amai, e anche il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti” (Confessioni, X 6,8). Questa è la sintesi della spiritualità agostiniana: ricerca della Verità, attraverso la Parola, partendo dall’amore per Dio, per la Chiesa, per gli uomini, nell’amore fraterno e nell’esercizio della carità, per divenire un cuore solo e un’anima sola. In sintesi: passione per Dio, passione per l’uomo. Per noi Agostiniane il cuore di Agostino infiammato dalla Parola di Dio è anche il nostro cuore, e respirare alla scuola della Parola è mantenere viva ogni fibra del nostro cuore.

gruppo-santa-rita-casciaLa nostra vita, “cuore a cuore” con la Parola, ha senso ed è feconda se si apre alla condivisione gioiosa, grata e riconoscente di questo incontro con il Signore. E l’amore è ben raffigurato nello stemma che ci contraddistingue come famiglia agostiniana: un cuore fiammeggiante al quale fa da sfondo un libro aperto (la Parola), trapassato da una freccia. Agostino ce lo spiega: “Ci avevi bersagliato il cuore con le frecce del Tuo amore” (Conf. 9,2). Noi monache agostiniane cerchiamo Dio insieme: “Il motivo essenziale del vostro vivere insieme è di abitare nella stessa casa nel comune progetto di cercare instancabilmente Dio, avendo tutte un cuor solo e un’anima sola” (Regola, n. 3). Come sant’Agostino, il nostro desiderio è “rivestirci del Signore Gesù Cristo e non seguire la carne nei suoi desideri” (cfr. Rm 13,13) e far ruotare tutto attorno al cardine dell’amore: “Amate con tutto il cuore Dio e poi il prossimo, perché questo il Signore vuole da noi al di sopra di ogni altra cosa” (Regola, n. 1). C’è un’altra particolarità che ci caratterizza come Agostiniane: l’amore per la Chiesa, essere Chiesa, avere l’anima della Chiesa. Il nostro carisma è ecclesiale non solo perché il Papa stesso ci ha costituito giuridicamente come Ordine nel 1256, ma anche perché sant’Agostino amava la Chiesa. Ascoltiamolo: “Amiamo il Signore, Dio nostro; amiamo la sua Chiesa! Amiamo lui come padre, la Chiesa come madre. Amiamo lui come signore, la Chiesa come sua ancella… Ebbene, fratelli, tenetevi tutti stretti insieme a Dio come padre e alla Chiesa come madre” (Esposiz. Salmo 88, IIa,14).

In questo Anno della vita consacrata, più che mai ringraziamo e lodiamo il Signore che ha creduto e crede in noi, che ci vuole testimoni vive, gioiose, autentiche della sua misericordia. “Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti… O sommo, onnipotentissimo, misericordiosissimo e giustissimo, remotissimo e presentissimo, bellissimo e fortissimo, stabile e inafferrabile!” (Agostino, Confessioni, I, 1,1; 4,4). E allora Deo gratias! Semper, Deo gratias!

AUTORE: Suor M. Giacomina Stuani, o.s.a. Monastero Santa Rita, Cascia

2 COMMENTS

  1. Desidero salutare Suor Giacomina e vorrei umilmente chiederLe di pregare per i due fidanzati che l’hanno visitata Domenica, di nome Rita ed Alessandro, la prego preghi per loro, una mamma che tiene molto alla loro felicità e che si è sempre affidata a S. Rita, grazie e che Dio La benedica

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