Inno per sant’Ercolano

Festa per il dies natalis del santo Patrono della città

La comunità cristiana perugina da tre anni ha ripreso a celebrare il dies natalis ‘7 novembre 547) di sant’Ercolano, vescovo e martire, patrono della città e dell’Università. Particolarmente interessanti sono le iniziative prese per ricordare questa importante e decisiva data della storia ecclesiale e civile perugina. Quest’anno, in particolare, la ricorrenza cade nel 7’centenario della fondazione dell’Ateneo (1308 -2008) e nel 50’della restituzione della chiesa dell’Università all’originario uso liturgico. Sono pertanto 50 anni che in questa chiesa si svolgono le liturgie, le catechesi e gli incontri di formazione religiosa e vengono promosse anche iniziative culturali in collaborazione con altre realtà, quali il Centro ecumenico e di accoglienza.Anche quest’anno, come nei due anni passati, si è svolta la celebrazione della vigilia della festa con la messa presieduta dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti insieme a mons. Elio Bromuri, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale universitaria e la cultura e agli altri sacerdoti collaboratori. Al termine è seguita la processione a lume di torce, detta ‘luminaria’ (risalente al secolo XIII e ripristinata da alcuni anni da mons. Chiaretti), che vede la partecipazione di studenti, docenti e fedeli. La ‘luminaria’ è partita dalla chiesa dell’Università per poi giungere nella chiesa dedicata al santo, attraversando le vie principali del centro storico. In Sant’Ercolano si è tenuto l’omaggio al Patrono. Quest’anno, dedicato a san Paolo, Anno paolino, è stata fatta una rapida, ma significativa, presentazione del ciclo di affreschi del Seicento, opera del Carlone, che raffigurano alcune scene della vita di san Paolo. Per venerdì 7, giorno della festa di sant’Ercolano, mentre La Voce esce in edicola, è stato programmato, (ore 16 nella sala del Dottorato Logge di San Lorenzo) il convegno-concerto Vox clara ecce intonat, incentrato sulla presentazione dell’Inno per sant’Ercolano di Ivo di Tours. L’inno è eseguito in questa occasione in prima ripresa moderna, insieme ad altre composizioni contenute nel manoscritto cinquecentesco Vat. Mus. 440, originario della cattedrale di San Lorenzo in Perugia, attualmente conservato alla Biblioteca apostolica vaticana. La storia del documento è illustrata da Paolo Vian, direttore del dipartimento Manoscritti della Biblioteca vaticana, l’esecuzione dei brani musicali sarà affidata al Chreòn Ensemble, diretto da Francesco Corrias.In cattedrale (ore 18) vi è la ‘olenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo mons. Chiaretti con la partecipazione musicale del Chreòn Ensemble, alla quale prenderanno parte le autorità cittadine.