Integratori (non solo alimentari)

Gli scout di Orvieto e Todi organizzano una cena “multietnica” per raccogliere fondi a favore della Caritas
Gli scout di Orvieto e Todi in una foto di gruppo durante la cena “multietnica”
Gli scout di Orvieto e Todi in una foto di gruppo durante la cena “multietnica”

Integrazione è l’inserimento di un individuo, di una categoria, di un gruppo etnico in una comunità, con gli stessi diritti e doveri degli altri membri. I gruppi scout di Todi e di Orvieto hanno cercato, a modo loro, di affrontare la tematica e far comprendere che integrazione vuol dire, soprattutto, conoscenza.

Hanno quindi dato vita a una bella iniziativa che ha visto due reparti gemellati per condividere. “Todi 1” e “Orvieto 1”, con giovani dai 12 ai 16 anni, infatti, si sono ritrovati con le rispettive famiglie e amici sabato 18 aprile a Collepepe, nella struttura comunale di Colle S. Stefano, per una cena il cui ricavato è stato devoluto alla Caritas dell’unità pastorale S. Cassiano vescovo e martire (Vicariato di S. Terenziano). La decisione di devolvere il ricavato alla Caritas è stata come la chiusura di un cerchio che dalla conoscenza porta all’accoglienza e all’aiuto di chi vediamo diverso da noi.

I ragazzi, nell’ambito della loro formazione di scout, hanno approfondito il tema della conoscenza con lo scopo anche di fare qualche cosa per gli altri. La cena è stato il punto di arrivo di un percorso che li ha portati dapprima a studiare, poi, durante la serata, a “interpretare” gli usi, i costumi, le tradizioni e il cibo di 10 nazioni. Tutti i presenti sono stati quindi coinvolti in un “caotico”, allegro andirivieni che ha costretto i partecipanti a muoversi per “giungere” in Marocco, in Messico, in Romania e poi in Germania e India, passando per l’Iran, il Perù, la Francia, l’Eritrea e la Russia.

Il grande spazio coperto della struttura, messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Collazzone, ha ospitato più di 300 persone ed è stato trasformato in un gran bazar in cui la fantasia e l’ingegno scout ha creato tante “isole” quante le nazioni rappresentate. Qui, tra pali, tende e corde, i giovani scout presentavano agli avventori la vivanda tipica della nazione rappresentata e la sua preparazione. A fine cena ogni gruppo si è presentato, ha spiegato il proprio percorso con canti e danze, coinvolgendo gli amici in giochi e scherzi.

Al ringraziamento dei Capi scout all’Amministrazione comunale ha risposto il Vice sindaco che, oltre a ringraziare la Caritas per il suo impegno per le famiglie in difficoltà, ha sottolineato che è stato un onore per l’Amministrazione aver ospitato gli scout in questa occasione, invitandoli di nuovo a Collazzone e auspicando la nascita anche nel proprio territorio di un gruppo scout. La musica infine ha preso tutti in danze dai ritmi arabi e orientali in un gioioso vortice.

 

AUTORE: Anna Elena Franzoni