Istituzione in crisi?

Pastorale familiare e il matrimonio

L’aspetto positivo è il fattivo impegno della commissione di Pastorale familiare, sempre più al passo con le trasformazioni della società attuale. Ne sono una testimonianza i corsi di preparazione al matrimonio che coinvolgono decine di coppie di fidanzati. Si approfondisce sia l’aspetto della preparazione cristiana al matrimonio, sia quello di un discernimento sul senso profondo della famiglia e dell’amore reciproco. Lo stesso mons. Paglia ha incontrato le coppie, che in questo periodo hanno frequentato i corsi, per dialogare con loro, ascoltare le loro necessità e per approfondire i temi del significato del matrimonio cristiano che trova fondamento forte nell’amore in senso radicalmente evangelico. Un amore che diventa visibile nella famiglia e nella società, nella vita di coppia e nella vita comunitaria, che deve crescere e progredire nella vita di ogni giorno. Un incontro all’insegna del confronto schietto e informale, molto gradito e apprezzato dai presenti, fra ilarità e serietà. Il Vescovo alla fine ha chiesto di conoscere le date di matrimonio delle coppie “affinchè – ha detto – nel giorno del vostro matrimonio io possa pregare per voi e ricordarvi in questo giorno importante”. L’altro aspetto, un po’ meno confortante, emerge dai dati dell’incontro che la diocesi di Terni ha organizzato con i sacerdoti e padre Moraro esperto di Pastorale familiare e con il presidente del Tribunale di Terni, Mario Villani. I dati su separazioni e divorzi nella provincia di Terni non sono confortanti. La crescita delle separazioni consensuali segue un ritmo esponenziale, 284 i nuovi procedimenti nel 2002, in proporzione di uno a tre tra matrimoni civili e matrimoni concordatari, è in crescita anche il numero dei divorzi congiunti, 111 i procedimenti sopravvenuti nel 2002. Matrimonio un’istituzione in crisi? Non è una novità, le cifre parlano chiaro. Un dato in più su cui riflettere sono anche le motivazioni per cui molte persone decidono di rivolgersi al tribunale competente per sciogliere il vincolo indissolubile del matrimonio, così è almeno dal punto di vista religioso. Nell’ordine: infedeltà (in prevalenza degli uomini), immaturità a contrarre matrimonio, incompatibilità di carattere, comportamenti violenti o violatori della dignità della persona. Un contesto che mette in risalto anche la maggiore difficoltà nel gestire le situazioni con la presenza di figli, che spesso vengono strumentalizzati dall’una o dall’altra parte. Ecco allora che da tempo si cerca di prevenire piuttosto che curare con un adeguata educazione anche da parte della Pastorale della chiesa con incontri di catechesi per le giovani coppie che proseguono quel continuo cammino verso un educazione ai sentimenti e alla quotidianità della vita insieme, fondata su solide basi di un progetto comune. I dati portano con sé anche le conseguenze legate alle coppie di fatto, ai divorziati risposati e altre situazioni che a livello religioso interrogano i diretti interessati e la stessa Chiesa cattolica, in rapporto particolare con alcuni sacramenti. Problematiche che investono aspetti psicologici, pedagogici, giuridici e di relazione, che richiedono un aiuto non solo spirituale ma anche umano e di solidarietà verso le persone che vivono queste situazioni.

AUTORE: Elisabetta Lomoro