Kosovo chiama, giovani rispondono

Solidarietà. Partiti per Raduloc 11 giovani volontari di Altotevere senza frontiere
Il gruppo Altotevere a Raduloc in Kosovo

Il Kosovo chiama e l’Altotevere risponde. Anche quest’anno, come già nel 2011, alcuni giovani volontari dell’associazione Altotevere senza frontiere onlus hanno raggiunto la piccola regione balcanica per portare avanti il loro progetto umanitario presso la casa di accoglienza per bambini abbandonati di Raduloc.

La struttura è nata nel 1999 dalla collaborazione della Caritas umbra e di quella toscana per far fronte alle gravi necessità di accoglienza nei confronti di molti bambini rimasti orfani in seguito agli eventi bellici che in quegli anni afflissero le popolazioni locali. Oggi sono 35 i piccoli accolti dai volontari umbri in Kosovo e appartengono alle diverse etnie presenti nel territorio. Viene data inoltre assistenza a giovani in difficoltà ed a famiglie che, in condizioni di indigenza, si trovino a dover bussare alle porte della casa di Raduloc. Passano da qui anche molti giovani volontari di tutta Italia che durante l’anno, ma soprattutto in estate, investono il loro tempo in operazioni umanitarie; esperienza questa che, come testimoniano loro stessi, rappresenta una tappa significativa nel percorso di crescita e di sviluppo della personalità. Così gli undici volontari dell’Altotevere sono partiti sabato 28 luglio e si fermeranno in Kosovo fino alla metà di agosto. Saranno impegnati nell’operatività quotidiana della gestione della casa di accoglienza, nella distribuzione di viveri e beni alle persone in difficoltà, ed anche nella costruzione materiale di un secondo Centro di accoglienza, già in fase di realizzazione a poca distanza da Raduloc. Lì è previsto che sorgano anche laboratori professionali perché i giovani possano apprendere un mestiere che consenta loro l’ingresso nel mondo lavorativo, a garanzia di una migliore condizione di vita. I progetti realizzati in Kosovo dalla Caritas umbra sono sostenuti dall’opera di molti volontari ed associazioni che, sul posto e a distanza, si adoperano per la raccolta fondi attraverso l’organizzazione di iniziative di vario genere. Proprio come Altotevere senza frontiere, attiva dal 2010 nel nostro territorio, che non si è presentata in Kosovo a mani vuote ma portando i circa 4.000 euro raccolti appositamente durante la terza edizione del Festival della solidarietà tenutosi nei giorni del 13-15 luglio presso il parco Ansa del Tevere. Molte altre iniziative nel corso dell’anno vengono proposte da Asf per sostenere i vari progetti di cooperazione e solidarietà, ma anche per sensibilizzare le coscienze verso un atteggiamento di condivisione ed impegno sociale. In quest’ottica restiamo in attesa di raccogliere impressioni e testimonianze dei volontari al loro rientro dalla missione in Kosovo.

AUTORE: Sabina Ronconi