La foresta buona e silenziosa cresce

Mons. Benedetto Tuzia
Mons. Benedetto Tuzia

“Noi conosciamo la vita delle persone e ne vogliamo testimoniare la dignità, il senso della famiglia, la capacità di dedizione e di sacrificio, la bontà spesso eroica di ogni giorno. Restiamo ammirati della loro fede umile e semplice, e vorremmo che questa foresta buona e silenziosa avesse più voce degli alberi che cadono rumorosi”. Sono parole pronunciate dal Presidente dei Vescovi italiani card. Angelo Bagnasco qualche giorno addietro, che esprimono la conoscenza e la vicinanza dei Pastori nei confronti delle comunità. Fede e bontà sono diffuse nel nostro popolo e hanno “radici profonde e antiche”, segno di un sentire religioso diffuso che è un vero patrimonio del nostro Paese. Per questo i Vescovi ritengono doveroso “dare voce a tanti che non hanno voce e volto, ma che formano il tessuto connettivo del Paese con il loro lavoro, la dedizione e l’onestà”. “L’Italia – ha sostenuto il Presidente della Cei – non è una palude fangosa dove tutto è insidia, sospetto, raggiro e corruzione”. Di qui l’invito a reagire a una visione esasperata che tende ad accrescere lo smarrimento generale e spingerci a non fidarci più di nessuno. “Non dobbiamo credere – ha ribadito – a questo disegno demoniaco che lacera, scoraggia e divide… Nulla deve rubarci la speranza nelle nostre forze, se le mettiamo insieme con sincerità”.

 

forestaFa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, recita il proverbio. L’invito è a scegliere di parlare della “foresta che cresce”, di allontanarci da quell’albero che cade, di continuare a diffondere un messaggio culturale di speranza. Fa meno rumore una foresta che cresce, lo sappiamo bene. Ma vogliamo essere questi alberi che crescono senza far rumore, per offrire l’ossigeno che contrasta un diffuso inquinamento, e ricordare a tutti – società e individui, politici e persone comuni, giovani e anziani – che l’onestà, il rispetto della dignità di ogni persona è il capitale più grande su cui un Paese deve saper investire e conservare per noi oggi e per le generazioni future. C’è attorno a noi un frastuono continuo di alberi che cadono, talvolta trascinando con sé anche altri “alberi” innocenti. Ma noi non possiamo e non vogliamo attardarci a vedere solo questa parte del mondo! È vero, è una parte rumorosa, che fa scalpore, richiama l’attenzione. Ma lascia sempre più tristi e impoveriti. Siamo convinti che sempre, nella storia e nel nostro presente, esiste una foresta che cresce, assai più bella e positiva, piena di speranza anche nei momenti tristi e difficili. È questa “foresta” che vogliamo imparare a scoprire, nelle nostre vite, nelle nostre esperienze, nelle nostre relazioni, adoperandoci per sostenerne la voce. E vogliamo anche raccontarla e condividerla. Perché non si cresce da soli, ma dentro una foresta: una foresta ricca di differenze e di varietà, di tempi e modi diversi, ma tutta in crescita, insieme. Scopriamola ogni giorno, e soprattutto impegnamoci a esserne parte. È il nostro modo di alimentare la speranza.

AUTORE: † Benedetto Tuzia Vescovo di Orvieto - Todi