La gioia vince tutto

Reportage sull’esperienza dei 56 ragazzi della diocesi che hanno partecipato alla Gmg

Radicati e fondati in Cristo. Saldi nella fede”, è stato il tema della Gmg di adrid, appena conclusa. Dalla nostra diocesi siamo partiti in 56, accompagnati da don Davide Travagli, responsabile della Pastorale giovanile, e suor Anna Maria Lolli. A noi si sono uniti un gruppo di giovani di Chieti e Pescara e uno dei padri Dottrinari di Roma e Salerno. Dopo un lungo viaggio, siamo arrivati a Girona, dove abbiamo trascorso i Giorni nelle diocesi. Il primo vero, grande impatto con la Gmg è stato a Barcellona, dove il vescovo locale ha celebrato una messa per tutti gli ospiti della Catalogna. Per chi era alla prima Gmg ha potuto iniziare ad assaporare quello che poi sarebbe successo a Madrid: cori da stadio per le strade, bandiere di ogni nazione unite per lo stesso scopo, giovani che parlavano lingue diverse a cui bastava uno sguardo per capirsi. A Girona si trovavano tutti i gruppi delle otto Chiese sorelle dell’Umbria. Il primo incontro è stato proprio nella città catalana dove, nella chiesa di S. Feliu, situata nella parte vecchia della città, il vescovo di Perugia – Città della Pieve, mons. Bassetti, ha celebrato una messa per tutti gli umbri. Nella sua omelia, il presule ha ricordato come la Gmg sia in realtà una grande avventura, con la speranza che possa dare un nuovo slancio alla pastorale giovanile regionale. Nel pomeriggio, nella stessa chiesa, si è svolta l’adorazione eucaristica. È stato un momento di preghiera molto coinvolgente, a cui molti di noi non avevano mai partecipato. Per chi voleva c’era anche la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione. Alcuni hanno poi esclamato: “Erano anni che non mi confessavo, ma in quel momento ho come sentito il forte desiderio di andare a confessarmi”. Mentre a Spoleto veniva celebrata la solennità dell’Assunta, ci rimettevamo in viaggio alla volta di Madrid. Noi umbri alloggiavamo in un paese poco distante da Madrid, Villanueva del Pardillo. Forse è stato qui che abbiamo messo ancora di più in pratica la nostra capacità di adattarci! Le nostre giornate erano scandite dalle catechesi del mattino; abbiamo assistito alle catechesi di mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini; mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia; mons. Gualtiero Bassetti. Nel pomeriggio, eravamo anche noi travolti dall’entusiasmo di tutti i giovani del mondo a Madrid. Certo la stanchezza iniziava a farsi sentire e il caldo non aiutava di certo, ma tanta era la gioia di trovarsi lì che tutto veniva superato. Siamo arrivati alla veglia di sabato a Cuatro Vientos, desiderosi di incontrare il Santo Padre. Nonostante la pioggia che si è abbattuta violentemente durante la veglia non ci siamo fatti prendere dallo spavento e abbiamo solo aspettato che passasse. La cosa bella ma anche strana, che ha colpito tutti, è stato il silenzio di oltre 1.500.000 persone durante l’adorazione eucaristica. Si sentiva solo il rumore del vento e della pioggia. Nonostante le difficoltà iniziali, poi non si voleva più tornare a casa. Siamo rientrati in Italia con l’obiettivo di trasmettere le parola del Papa nella vita di tutti i giorni, di pregare di più, di raccontare ai nostri coetanei quello che abbiamo vissuto per far scegliere, non per obbligare, di cercare di cambiare nella nostra vita la qualità più che la quantità. Con la speranza e il desiderio di ripartire per Rio de Janeiro nel 2013.

AUTORE: Sara Scarabottini