La luce è cosa buona

Parla il presidente dell’Ente che gestisce il Tempio, Bruno Severi

Il tempio di Santa Maria della Consolazione di Todi, stupendo gioiello della scuola bramantesca, sopravvissuto dal 1500 alle avversità dei tempi, fa bella mostra di sé, poco fuori del nucleo storico della città medioevale, al centro di una sapiente “area di rispetto” che i criteri architettonici dell’epoca imposero e che i tuderti hanno saputo conservare. Un ente, l’Etab, dal 2003 è preposto alla conservazione, sviluppo e amministrazione del patrimonio, ma nel 2008 accaddero due fatti di rilievo: venne rinnovato il Consiglio d’amministrazione con il suo presidente e celebrato il V centenario della fondazione del Tempio. Da allora è stato tutto un fervore di iniziative, fino a quelle ultime riguardanti le opere di restauro conservativo già avviate e la nuova illuminazione che, in questi giorni, hanno acceso ammirate aspettative e discussioni; queste ultime, ci sembra, non tutte disinteressate e propriamente fondate. Per capire cosa sta accadendo abbiamo intervistato Bruno Severi, presidente dell’Etab. Presidente, può dire ai nostri lettori quali sono le opere realizzate, che sono state ufficialmente presentate l’8 dicembre in occasione dei solenni festeggiamenti religiosi e civili? “Al fine di rendere il Tempio ancor più accogliente e di poter interessare gli operatori turistici perché lo inseriscano nel circuito dei santuari mariani più importanti d’Italia, ci siamo impegnati a realizzare migliorie di rilievo come l’illuminazione per una fruibilità pressoché totale e il restauro conservativo dei tre portali lignei, che sono stati riportati al colore originario, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia”. Il progetto di illuminazione da chi è stato realizzato? “La realizzazione è stata affidata, con il parere favorevole della Soprintendenza, a Enel Sole, struttura di grandissima esperienza che tra l’altro ha realizzato l’illuminazione della basilica di San Pietro in Roma. Il nuovo impianto di illuminazione del Tempio farà risaltare, anche di notte, le bellezze artistiche e architettoniche, che saranno così visibili ben oltre il comprensorio tuderte”. Gli oppositori affermano che l’aver fissato all’esterno del Tempio i corpi illuminanti arrechi danni all’estetica del manufatto. Che dice in proposito ai nostri lettori? “Posso assicurare che si tratta di una tecnica non invasiva e che una relazione dell’Enel Sole e del direttore tecnico dei lavori fornirà ampi dettagli circa la tecnica utilizzata per il fissaggio dei corpi illuminanti, in quanto vengono utilizzati sapientemente i punti di congiunzione tra la copertura in piombo e il travertino”. In questa occasione è stata annunciata anche la presentazione di un volume sull’Archivio della Fabbrica della Consolazione di Todi. Di cosa si tratta e a chi è destinata questa pubblicazione? “La consulenza preziosa della soprintendenza archivistica per l’Umbria e il personale impegno della dott. Francesca Ciacci e del soprintendente Mario Squadroni hanno fatto si che l’Archivio della Fabbrica della Consolazione di Todi potesse essere riordinato sulla base dei precedenti inventari e finalmente pubblicato grazie al lavoro prezioso della dott. Francesca Moroni. La decisione della Soprintendenza archivistica di pubblicare l’inventario e di inserirlo nella collana Scaffali senza polvere è la conferma del valore culturale del tempio e della sua storia. Questo inventario è uno strumento indispensabile a disposizione degli studiosi per leggere, approfondire e comprendere le vicende storico-artistiche di questo edificio religioso a pianta circolare, ed è anche uno strumento di conoscenza per rendere più forte il legame tra la città e la Consolazione. Ne risulta accresciuta anche la responsabilità di tutti nel conservare, valorizzare e promuovere questo nostro amato edificio sacro”. Qui si conclude l’intervista con il presidente dell’Etab dott. Severi al quale auguriamo un proficuo lavoro nell’interesse dell’arte e della cultura.

AUTORE: Antonio Colasanto