La messa più alta dell’Umbria

A Gualdo Tadino apre ufficialmente l’eremo del Serrasanta. Vi sarà celebrata l’eucaristia ogni domenica. Più altre iniziative

Grande entusiasmo, nella mattinata di sabato 2 luglio, per l’inaugurazione ufficiale – dopo quella “ufficiosa” della festa dell’Ascensione – del restaurato eremo del Serrasanta, i cui lavori, davvero impegnativi vista la quota a cui sorge (1348 metri), sono durati oltre due anni. Lavori che hanno permesso non solo il consolidamento della struttura, il rifacimento del tetto, ridotti al limite del crollo da decenni di neve, gelo e vento forte, ma anche il completo rinnovamento degli interni, che ora offrono al visitatore una capacità ricettiva senza precedenti. La cerimonia d’inaugurazione è iniziata con la messa, celebrata dal vicario per la diocesi di Assisi- Nocera Umbra – Gualdo Tadino mons. Maurizio Saba e dal vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli nella cappella dell’eremo, anch’essa restaurata, ripulita, come l’armonium che ora potrà accompagnare tutte le celebrazioni. Grazie alla confraternita della Santissima Trinità, proprietaria dell’immobile, l’eremo rimarrà aperto tutta l’estate, ogni fine settimana, con una messa ogni domenica mattina alle 11. La messa più alta dell’Umbria, per chi fosse interessato a questo curioso record. Ma chi vi parteciperà potrà anche usufruire della cucina dell’eremo, aperta a chiunque ne faccia richiesta, anche durante i giorni feriali, previo avviso ai priori, Giovanni Passeri e Fausto Stabile. La cucina, infatti, è completamente nuova e la sala da pranzo può ospitare oltre 200 persone, tante quante ce n’erano il giorno dell’inaugurazione, per il pranzo ufficiale, gestito in pompa magna dal Park hotel dei Cappuccini di Gubbio. Numerosissima la presenza di ospiti eugubini, guidati oltre che dal Vescovo, anche da Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, che ha contribuito in maniera decisiva al completamento dei lavori con un cospicuo finanziamento. Ad accoglierli, oltre al Vicario, anche il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni, la Giunta al completo e ben tre consiglieri regionali (Smacchi, Rosi e Monacelli, eugubino il primo, gualdesi le altre). Oltre che per il pranzo, è possibile usufruire della struttura anche per convegni e spettacoli, mentre sin dal mese di settembre l’eremo sarà allacciato alla rete elettrica, per il momento ancora sostituita da un gruppo elettrogeno. Insomma, i lavori sono durati a lungo, ma – a giudizio di tutti gli intervenuti – hanno reso molto migliore l’antico luogo di ritrovo di eremiti e santi.

AUTORE: Pierluigi Gioia