La nostra intensa Assemblea diocesana

Gli interventi di approfondimento sui temi ecologici e sociali
Un momento dell’Assemblea diocesana
Un momento dell’Assemblea diocesana

La due-giorni dell’Assemblea diocesana, dopo un primo giorno intenso soprattutto sotto il punto di vista emotivo, si chiude con una giornata di notevole lavoro, durante la quale l’argomento su cui vertevano le relazioni (l’enciclica Laudato si’) si è rivelato nella sua complessità.

Se, infatti, merito di Papa Francesco è stato quello di creare una visione “integrale” dell’ecologia, la seconda giornata dell’Assemblea ha cercato di sviscerare l’argomento in tutte le sue implicazioni.

Lo si è visto con l’intervento di padre Giulio Albanese, il quale, partendo dai cambiamenti climatici e dallo sfruttamento miope delle risorse del pianeta da parte dei Paesi del Nord, è giunto a parlare di “mondialità”, smentendo – con precisi contributi statistici – l’idea che sulla Terra saremmo troppi e mostrando come, invece, non solo l’unico Continente che manterrà un elevato tasso d’incremento della popolazione sarà l’Africa, ma anche che il vero problema continuerà a essere l’iniqua distribuzione delle risorse: pochi Paesi ricchi consumano, rovinano e sprecano, a fronte di tanti Paesi sfruttati che non hanno di che sfamarsi.

Da qui il discorso è passato, ovviamente, alle migrazioni. Di fronte a tutto ciò, il cristiano ha il dovere morale anzitutto di “discernere”, grazie anche alla sua fede, e poi di “darsi da fare”. Non c’è più tempo ormai: già Paolo VI, quando ancora la situazione non era emersa in tutta la sua gravità, parlava apertamente di “tempo accelerato”, di una situazione che cambiava sempre più rapidamente.

Al lungo intervento di padre Albanese è seguito un altro contributo esplicativo da parte della moderatrice, la prof.ssa Stefania Proietti, che ha mostrato come i cambiamenti climatici siano il drammatico esito del panorama socio-economico appena descritto.

Ha dato quindi la parola a padre Adriano Sella, autore di un intervento che ha offerto una prospettiva diversa sulla questione, partendo “dal basso” e mostrando una serie di “istruzioni per l’uso” con cui cercare di invertire il pericoloso trend che sta portando alla distruzione della “casa comune”.

Dal livello dei singoli individui, poi, è però necessario passare a quello delle comunità. Ad esempio, come è stato già fatto, si possono creare gruppi di acquisto, cercando di seguire la filosofia del “chilometro zero” e dell’“impatto zero”, facendo così concorrenza alla grande distribuzione.

Per ultimo, si arriva al discorso politico: mentre oggi ai governanti importa unicamente il livello del Pil, la pressione dal basso dovrebbe piegare la classe dirigente verso le uniche questioni veramente importanti, prima fra tutte la salvaguardia della casa comune.

Abolita la pausa prevista, si sono poi proiettati due contributi filmati: il primo della Caritas diocesana, con le strutture realizzate in questi ultimi anni per l’accoglienza di chi ha bisogno; il secondo, estremamente significativo, da parte della Caritas di Agrigento, con la toccante Lettera dall’aldilà alla madre di un migrante marocchino, uno delle migliaia di disperati annegati nel Mediterraneo nell’indifferenza generale.

La complessità degli argomenti trattati ha, di fatto, reso improponibile un confronto fra i presenti, molti dei quali avrebbero gradito poter esprimere la loro opinione, e non ha permesso di approfondire meglio, specialmente dal punto di vista operativo, l’appello di Papa Francesco all’accoglienza dei profughi nelle parrocchie.

 

Il ritorno di “padre Viola”

Dopo le relazioni nella prima giornata dell’Assemblea diocesana, che hanno visto il felice ritorno di mons. Vittorio Viola, da vescovo, nella diocesi in cui ha a lungo operato, decisamente molto, forse troppo, ricca la seconda giornata di relazioni, con ben tre interventi che hanno allargato notevolmente la tematica di partenza, la Laudato si’ di Papa Francesco, cogliendo implicazioni e connotazioni “apparentemente fuori tema”, come ha ricordato la prof.ssa Stefania Proietti – moderatrice dell’incontro – ma, in realtà, facce diverse della stessa medaglia.

Argomenti di estremo interesse e attualità, che hanno riscosso l’interesse dei presenti, come lo hanno catturato le proiezioni dei filmati da parte della Caritas diocesana e soprattutto della Caritas di Agrigento. Alla fine, è mancato fisicamente il tempo per una discussione e uno scambio di opinioni fra i presenti, molti dei quali avrebbero gradito contribuire, con le proprie idee, a un dibattito tanto interessante.

 

AUTORE: Pierluigi Gioia