La riforma cappuccina e santa Veronica

La nostra missione, sull’esempio di santa Chiara, e quella di sostenere con la nostra preghiera il lavoro apostolico non solo dei fratelli francescani ma anche il lavoro pastorale dei sacerdoti e dei Pastori delle Chiese particolari
Clarisse
Le Clarisse Cappuccine di Città di Castello

Il nostro monastero, intitolato a santa Veronica Giuliani, accoglie sorelle che abbracciano la Regola di santa Chiara d’Assisi secondo lo spirito della riforma intrapresa dalla venerabile Lorenza Longo verso la metà del 1500.

Questa nobildonna spagnola, terziaria francescana, dopo una vita spesa al servizio dei sofferenti nell’ospedale degli Incurabili da lei stessa fondato a Napoli, sente la chiamata divina a fondare un monastero in cui si viva di intensa preghiera, in uno stile di vita più francescano.

Nel 1538 quest’ispirazione diviene realtà: papa Paolo III riconosce la nuova fondazione come monastero di strettissima osservanza dell’Ordine di santa Chiara. Le caratteristiche principali della riforma delle Cappuccine sono: una vita povera, consacrata alla lode di Dio, nella semplicità dei rapporti fraterni e in clausura.

Il nostro monastero sorse a Città di Castello nel 1643. Da allora innumerevoli donne si sono succedute, abbracciando Cristo in questa vita semplice, umile, povera, pervasa dalla tipica letizia francescana che fa guardare il mondo e tutto ciò che lo riempie con gioia e gratitudine. L’arrivo di Veronica Giuliani nel 1677 rappresenta un passaggio fondamentale nella storia del nostro monastero: la sua eccezionale esperienza mistica ha segnato per sempre il volto della nostra fraternità. Sui passi di san Francesco d’Assisi, Veronica ha una sete ardente della salvezza di tutti gli uomini.

La missione che riceve è quella di intercedere, di farsi “mezzana [intermediaria] per i peccatori”. Morì il 9 luglio 1727 pronunciando le parole: “Ho trovato l’Amore, ditelo a tutte! È questo il segreto delle mie sofferenze e delle mie gioie. L’Amore si è lasciato trovare!”. Ancora oggi custodiamo la memoria viva e attuale di questa esperienza spirituale straordinaria. In chiesa, nell’urna sotto l’altare, riposa il corpo della Santa, mentre nel piccolo museo sono conservati i suoi ricordi e le reliquie più importanti.

Durante tutto l’anno accogliamo pellegrini, provenienti dall’Italia e dal mondo, che chiedono di poter sostare in preghiera e di visitare la chiesa e il museo. Evento annuale significativo è la novena di santa Veronica che si celebra dal 30 giugno all’8 luglio. Un sacerdote, appositamente scelto e preparato, presiede la celebrazione eucaristica e, alla luce della Parola di Dio, ripropone l’attualità del messaggio di santa Veronica. La solennità del 9 luglio, anniversario della sua morte, conclude un intenso percorso di riflessione.

Attualmente i monasteri della nostra federazione nel mondo sono 28. In Umbria, a Gubbio, abbiamo un’altra fraternità dedita all’adorazione perpetua. Il nostro collegamento non è solo con i monasteri che seguano la riforma cappuccina ma anche con tutti gli altri monasteri di Clarisse che, solo sul territorio umbro, raggiungono il numero di 24.

La nostra missione, sull’esempio di santa Chiara, e quella di sostenere con la nostra preghiera il lavoro apostolico non solo dei fratelli francescani ma anche il lavoro pastorale dei sacerdoti e dei Pastori delle Chiese particolari.

Santa Veronica Giuliani
Santa Veronica Giuliani

Il monastero di Città di Castello sorge nella parte antica della città. Nel corso del tempo, grazie alla presenza di santa Veronica, la nostra fraternità è divenuta un punto di riferimento per tanti: confezioniamo le ostie per le parrocchie della diocesi; accogliamo quanti bussano alla nostra porta per chiedere ascolto e preghiera; riceviamo richieste di celebrazione di messe per i defunti.

Quest’Anno dedicato alla vita consacrata ci ha interpellate come monastero e come federazione, aprendoci a un profondo cammino di riflessione. Come fraternità dedita alla vita contemplativa, siamo chiamate a una missione di intercessione che ha carattere di “profezia”. Alle spalle abbiamo una lunga tradizione, un passato “glorioso”; viviamo un presente in cui condividiamo le stesse incertezze di tanti nostri fratelli e sorelle.

Le difficoltà di questo momento storico ci chiedono di imparare a riconoscere, nella grande storia umana e nella piccola storia della nostra fraternità e del nostro Ordine, i segni della risurrezione – non come noi la immaginiamo, ma come è pensata e voluta da Dio.

 

AUTORE: Sorelle Cappuccine Monastero di Santa Veronica Giuliani a Città di Castello