La spirulina, il cibo degli astronauti

Esperimento di sette istituti scolastici umbri promosso dall’Agenzia spaziale europea insieme al Laboratorio di Scienze sperimentali di Foligno
La dott.ssa Elena Palini mostra una cultura di spirulina nel laboratorio di scienze di Foligno
La dott.ssa Elena Palini mostra una cultura di spirulina nel laboratorio di scienze di Foligno

Si chiama “Food from spirulina” ed è il nome di un esperimento biologico innovativo lanciato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) a cui si dedicheranno sette istituti umbri grazie all’interessamento del Laboratorio di Scienze sperimentali di Foligno. Scopo dell’esperimento è quello di studiare la spirulina (arthrospira platensis), l’organismo unicellulare procariota responsabile della trasformazione della Terra 3,5 miliardi di anni fa. Tale organismo ha la capacità di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno (fotosintesi) e per questo ha avuto un ruolo decisivo nell’evoluzione della Terra e nella colonizzazione del pianeta con nuove forme di vita. Oggi è ancora presente sul nostro pianeta e viene impiegata anche come cibo iper-proteico per nutrire gli astronauti impegnati nelle missioni spaziali.

Infatti gli astronauti impegnati sulla Stazione spaziale internazionale, dove si trova anche l’italiana Samantha Cristoforetti, si dedicano costantemente alla coltivazione di spirulina per trarne nutrimento e ossigeno e per osservare quali sono le reazioni dell’organismo in assenza di gravità. Per l’Esa è importante scoprire se la spirulina coltivata in assenza di gravità subisce delle trasformazioni o se si comporta esattamente come sulla Terra. Questo perché per gli astronauti poter contare su questo cianobatterio per prodursi cibo e ossigeno darebbe loro la possibilità di avere più autonomia e di intraprendere anche missioni spaziali di lunga durata. Lo ha detto l’astrofisico Roberto Nesci nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto a Foligno.

I kit dell’Esa per gli esperimenti sono già arrivati al Laboratorio di Scienze sperimentali. I kit sono già stati assegnati alle scuole coinvolte: Istituto Comprensivo “Piermarini” di Foligno, Istituto Comprensivo “G. da Foligno”, Istituto Comprensivo “N. Alunno”, Belfiore di Foligno, Istituto Comprensivo “Valenti” di Trevi, Istituto Comprensivo “Ferraris” di Spello, Istituto Comprensivo Assisi 3, Istituto Comprensivo Bastia Umbra. Dopo aver messo in opera le strumentazioni fornite e gli inoculi di spirulina, la fotosintesi viene osservata e misurata per 15 giorni. I dati saranno comunicati al Laboratorio che, poi, trasferirà i risultati all’Esa.

Grande la soddisfazione espressa dal direttore del Laboratorio di Scienze sperimentali prof. Pierluigi Mingarelli, dalla dott.ssa Elena Palini e dai docenti e dirigenti che hanno presenziato alla conferenza stampa. Entusiasti naturalmente gli studenti.

AUTORE: M. A.