“L’amore di Cristo ci spinge a camminare insieme”

Riuniti i 273 sinodali per la prima assemblea del Sinodo diocesano della Chiesa perugino Pievese

Venerdì 10 novembre alle ore 19.00 si è riunita la prima assemblea generale del Sinodo. Da tutte le parrocchie della diocesi i sinodali sono arrivati al Centro ‘Mater Gratiae’ di Montemorcino in Perugia, luogo in cui si terranno tutte le riunioni, sia dell’assemblea che dei gruppi. Il tempo dei saluti e delle (semplici) formalità, e nella sala ‘Cesare Pagani’ si è levato il canto del ‘Veni creator’. Il Sinodo si è aperto con l’invocazione allo Spirito Santo, quello Spirito Paraclito che, ha detto l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, ‘suggerisce le cose da vedere’, è ‘nostro compagno di viaggio’ in questo particolare e speciale cammino di Chiesa.’Il Sinodo è scuola di ecclesiologia’ ama ripetere mons. Gualtiero Sigismondi, vicario Generale della diocesi e Segretario Generale del Sinodo, e il colpo d’occhio gettato sull’assemblea dei sinodali dava proprio il senso della Chiesa, ovvero della comunità dei credenti formata da uomini e donne, preti e laici, religiosi e religiose, ciascuno con il proprio carisma, la propria storia e identità. Ai 273 sinodali erano uniti spiritualmente, in preghiera, le comunità di clausura della diocesi e quanti erano in adorazione nella Chiesa della Madonna della Luca, ed erano collegati via etere tutti gli ascoltatori di Umbria Radio che ha trasmesso la diretta dell’incontro. Il Sinodo si è aperto anche nel segno della comunione con la proclamazione della professione di fede contenuta nel Credo e con la dichiarazione di adesione all’insegnamento della Chiesa. Al tavolo della presidenza c’erano il vescovo, il segretario generale e i tre moderatori dell’assemblea: don Fausto Sciurpa, moderatore di questa prima assemblea, Simonetta Cesarini e Rita Tinarelli. Con la relazione il Segretario generale del Sinodo, mons. Gualtiero Sigismondi ha aperto la riflessione rispondendo alle domande ‘chi è la Chiesa’ e ‘che cosa è il Sinodo diocesano’. ‘La Chiesa – ha spiegato mons. Sigismondi – è costruita sul fondamento apostolico che fa di essa ‘la colonna e il fondamento della verità’. Non ha dei confini da difendere o dei territori da occupare, ma una maternità da allargare; la sua missione evangelizzatrice è quella di annunciare fino agli estremi confini della terra e del tempo’. ‘La comunione è la prima forma della missione – ha ricordato il sacerdote -, perché non c’è missione efficace se non dentro uno stile di comunione e di collaborazione. Il Sinodo è tempo forte di discernimento comunitario, è momento favorevole per comprendere quello che lo Spirito dice oggi alla nostra Chiesa’. Mons. Sigismondi ha sottolineato il ruolo dei sinodali, ai quali ‘è affidato il compito di riscoprire l’essenziale del lavoro pastorale, giungendo a formulare proposte che siano lungimiranti, concrete e praticabili’. Nella seconda parte della serata Massimo Liucci, presidente diocesano di Azione cattolica e membro della segreteria generale del Sinodo, ha illustrato la composizione dell’assemblea: su 273 sinodali, 79 sono sacerdoti, 20 sono religiosi e religiose, 174 sono laici dei quali circa la metà donne. Ai sinodali è stato consegnato la cartella contenente il libro della preghiera, il calendario e lo strumento di lavoro ‘l’Amore di Cristo ci spinge a camminare insieme’, dal quale partirà la riflessione dei gruppi di studio. In tutte le parrocchie viene diffuso in questi giorni un manifesto che sarà esposto per tutta la durata del Sinodo. Sul manifesto vi è l’immagine-simbolo disegnata da mons. Nello Palloni, che rappresenta un pane su un libro aperto simboleggianti la Parola e l’Eucaristia che fanno la Chiesa. Dei semicerchi, che in progressione si avvicinano alla colomba, simbolo dello Spirito Santo, sono il segno del popolo di Dio in comunione sotto l’azione dello Spirito Santo. I colori ricordano la primavera, stagione sinodale della Chiesa perugino-pievese. L’arcivescovo, concludendo l’assemblea, ha ringraziato i sinodali per la loro presenza e la disponibilità che hanno dato ed ha ricordato che la motivazione che lo ha guidato nell’indizione del Sinodo è quella della nuova evangelizzazione, con una particolare attenzione a quegli ambiti di vita che sono posti all’attenzione dei sette gruppi di studio. I testi fondamentali del sinodo (tra cui la relazione di mons. Sigismondi e lo ‘Strumento di lavoro’) sono disponibili sul sito web della diocesi nella sezione dedicata al sinodo www.diocesi.perugia.it.

AUTORE: Maria Rita Valli