Le Dat in caso di “stato vegetativo”

Perugia. Prosegue l’iter del registro dei testamenti biologici

Verrebbe da dire tanto lavoro per … così poco? Le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), comunemente dette “testamento biologico”, che dovrebbero essere raccolte nell’istituendo registro del Comune di Perugia, sono pensate per essere utilizzate in caso di “stato vegetativo permanente” e non anche in caso di incidenti in cui al medico si ponga il dilemma del come e del fino a che punto intervenire per salvare una vita che potrebbe risolversi, appunto, per esempio, in uno “stato vegetativo”. Lo ha spiegato chiaramente il prof. Fausto Grignani, membro della Commissione tecnica istituita dal Consiglio comunale di Perugia per la redazione di linee guida. Martedì scorso il presidente Tommaso Bori (Pd) ha presentato la relazione di maggioranza con gli interventi mirati a ribattere alle argomentazioni, contrarie al registro, presentate alla stampa dai membri di minoranza della Commissione tre settimane settimane fa. Così, la docente di diritto amministrativo Alessandra Pioggia ha respinto tutte le obiezioni di tipo giuridico avanzate dalla minoranza contestando l’efficacia della Circolare inviata ai comuni dai ministeri Interno, Lavoro e Salute il 26 novembre scorso, ed ha sostenuto la natura di “atto privato” delle dichiarazioni che il Comune dovrebbe custodire “senza attribuire alle stesse alcun valore aggiuntivo”. L’intervento del prof. Grignani è stato sollecitato da Bori per spiegare perchè il servizio non necessita di essere disponibile 24 ore su 24, come prospetta, invece l’opposizione facendone derivare un impegno economico non indifferente. “Abbiamo pesato le parole” ha detto Grignani spiegando che nello schema predisposto per le Dat si fa riferimento allo “stato di incoscienza permanente senza ragionevole possibilità di recupero”. Una diagnosi, ha aggiunto, che si può fare non prima di un anno dal verificarsi del danno, per cui “c’è tutto il tempo per richiedere le disposizioni depositate nel registro comunale”. Ora il tutto passa alla commissione Affari istituzionali. “Entro febbraio potrebbe arrivare in Consiglio per l’approvazione”, ha detto la presidente Tiziana Capaldini. Sui tempi incide la valutazione di un eventuale “danno erariale” ipotizzato dalla Circolare di ministri. Per il Sindaco, Wladimiro Boccali, da noi interpellato, “si può dissentire o meno con la adozione dei registri”. “Ritengo giusto – aggiunge – che i Comuni, che spesso descriviamo, a ragione, come le istituzioni più vicine ai cittadini, si facciano anche portatori di temi che non riguardano solo i provvedimenti amministrativi della normale vita quotidiana”.D’accordo con tutta la Commissione nel ritenere il Parlamento “la sede idonea a questo dibattito” si augura “che su un tema simile, il confronto sia serio e sereno, nel rispetto delle sensibilità di tutti e non dimenticando mai i valori della laicità dello Stato, le convinzioni religiose e morali, il diritto alle scelte personali.

AUTORE: Maria Rita Valli