L’energia è sempre più verde

Economia/ambiente. Le aziende umbre che puntano sulla “green economy”

Il tam tam dice che la green economy – fatturato complessivo italiano nel 2008 di 5,2 miliardi di euro – sia una straordinaria opportunità per creare nuovi posti di lavoro. Dall’“economia verde”, propulsore dello sviluppo sostenibile nel rispetto della natura, entro il 2020 ci si attende la creazione, nella sola Europa, di quasi 3 milioni di posti di lavoro. L’economia verde ha le sue eccellenze anche nella nostra regione. Le aziende segnalateci da Confindustria, tre multinazionali e 5 aziende umbre, producono circa 500 posto di lavoro ed un fatturato annuo di circa 200 milioni di euro. E il settore è tutto in crescita. Sunerg Solar di Città di Castello Dalla fine degli anni ’70 l’impresa Lauri Giuseppe e Figli, attiva nella termoidraulica, iniziò ad installare impianti solari termici. Il suo core business odierno è l’eolico, il fotovoltaico e il solare termico. Già nel 1978 l’azienda produsse i primi collettori solari”, per poi specializzarsi su prodotti che sfruttano l’energia del sole e dal vento, come i moduli fotovoltaici ed i generatori eolici. Nel 2008, con 40 dipendenti, ha fatturato 36 milioni di euro. Monte Vibiano Vecchio (Perugia) L’azienda agricola, che prende il nome dalla località in ci si trova, non genera gas serra. Una cinquantina di persone coltivano circa 12 mila ulivi e diversi ettari di vigneti, per un fatturato di 9 milioni di euro all’anno. Uno degli investimenti chiave dell’azienda, di proprietà della famiglia Fasola, è la centrale che ricarica una grande batteria, alimentata da un pannello solare di 20 metri quadrati ruotante come un girasole. Gli agricoltori si muovono su piccoli mezzi e biciclette elettriche e guidano trattori a biocarburante di girasole. Archimede Solar Energy – Angelantoni di Massa Martana (Perugia) Produce, su licenza Enea, i tubi ricevitori per centrali solari termodinamiche. I tubi, posizionati nel fuoco di una parabola di specchi, contengono i “sali fusi” termovettori del fisico e Nobel Carlo Rubbia (oggi fortemente critico contro il ritorno del nucleare in Italia): “riscaldabili” fino a 550° C, danno energia e sono anche un fertilizzante agricolo. L’azienda è pure nel programma internazionale Desertec: in sei ore, l’Africa riceve una quantità di energia solare pari a quella che il mondo consuma in un anno; se, dunque, i deserti nordafricani e mediorientali fossero ricoperti da impianti solari per lo 0,3 per cento della loro superficie rifornirebbero di energia l’Europa, il Medio Oriente e il Nordafrica. Dà lavoro a cinquanta dipendenti ma, con gli investimenti al nuovo polo energetico di Villa San Faustino, entro la primavera faranno 200 nuove assunzioni. Cantine Lungarotti di Torgiano (Perugia) Hanno vinto il premio Sviluppo sostenibile 2009. Da settembre 2008 un impianto genera energia dagli scarti di potatura dei vigneti, riuscendo a soddisfare il 40 per cento del fabbisogno energetico dell’azienda: acqua calda a 80 °C per il riscaldamento invernale, acqua surriscaldata (95 °C), vapore per il processo di sterilizzazione delle bottiglie, acqua fredda a 7 °C per il condizionamento estivo e acqua refrigerata fino a -10 °C per il condizionamento dei serbatoi d’acciaio. I lavoratori delle Cantine Lungarotti sono 120, il fatturato 2008 è stato di 11,6 milioni euro. Terni EnergiaNata nel 2005 come “Terni Ricerca e Industrie”, studia, produce, commercializza e installa impianti fotovoltaici, diventando uno dei principali operatori nazionali del settore. Nel 2007 ha messo in esercizio in Italia ben il 22 per cento degli impianti fotovoltaici di taglia industriale (di potenza compresa tra 20 e 50 Kilowatt). Ha poi siglato un accordo con Edf Energie Nouvelles per realizzare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (potenza unitaria tra i 500 e 1.000 Kw) e per la vendita dell’energia elettrica prodotta. Al 30 settembre scorso, i ricavi erano cresciuti a quasi 35 milioni di euro, con una variazione del +43,2 rispetto al 2008.

AUTORE: Paolo Giovannelli