Ma Lui… come ha reagito, Lui?

Abatjour

L’episodio ha fatto sensazione. Un professore di Lecco ha staccato dalla parte di un’aula scolastica il crocifisso e l’ha gettato nel cestino. I colleghi ne sono rimasti esterrefatti. E noi con loro. L’on. Calderoli, ministro per la Semplificazione (?!), quello che ieri s’era fatto stampare sulla canotta immagini blasfeme anti-islam, oggi, rubicondo come sempre, in coerenza ha… semplificato, scaricando la patata bollente al ministro dell’Istruzione Gelmini. Preside e Provveditore valutano il provvedimento disciplinare giusto. L’insegnante si scusa: “È stato solo nervosismo”. Io ho scaricato da internet una dozzina di pagine di reazioni Prima reazione: “Perché questo estremo bisogno di laicismo improvviso dopo decenni di tolleranza delle immagini sacre a scuola?”. Seconda: “Così si offende solo la minoranza islamica: gli ebrei, da sempre in Italia, mai hanno mosso critiche in proposito”. Terza: “È il solito fallito che per farsi notare non trova di meglio da fare per sfogare le proprie frustrazioni”. Quarta: “Poveretto! Ha gettato nel cestino se stesso!”. Ultima: “È stata come una bestemmia, una preghiera in negativo, perché se uno offende un altro vuol dire che gli attribuisce quanto meno l’esistenza: il buttare il crocefisso nel cestino si configura come un tentativo di distruzione che ammette implicitamente l’alto valore di quella immagine”. Mille reazioni diverse. Ma… la Sua reazione, qual è stata? Perché Lui (lo sappiamo bene! O no?!), Lui è vivo e ha delle reazioni tutte sue; e ne è molto geloso. Reazioni sorprendenti. Pensate al Vangelo di domenica scorsa. Nel cortile del pretorio di Pilato la soldataglia aveva organizzato a beneficio della sua imminente esecuzione capitale un farsesco simulacro di intronizzazione, e lui ne accettò senza fiatare il copione e gli strumenti materiali, reperiti da un improvvisato trovarobe: la corona di spine invece di quella d’oro, il mantello del matto invece di quello del re, la canna fessa al posto dello scettro d’argento massiccio, gli sghignazzi salaci misti a rutti poderosi al posto delle consuete acclamazioni a quattro voci pari. Accettò senza fiatareE quando Pilato lo Scettico, dopo che con la flagellazione l’aveva ridotto ad un grumo di sangue, lo spinse verso la folla, su quel balcone del suo pretorio che si protendeva verso il mondo, e gridò: “Ecco il vostro Re”, il mondo intero crollò in ginocchio di fonte a quella farsesca presentazione serissima, autenticata dall’Uomo di Roma, regina del mondo. E oggi? Nel momento in cui lo preleviamo dal cestino dei rifiuti per ricollocarlo sulla parete, Lui forse ci chiede se per caso non siano stati i tanti, i troppi nostri comportamenti incompatibili con la qualifica di “Suoi seguaci” a legittimare in qualche modo il gesto del professore pazzo. Poverino. Forse è solo l’ultima ruota del carro. E lui, il Crocifisso, stravede per le ultime ruote del carro.

AUTORE: a cura di Angelo M. Fanucci