Maria Teresa Carloni, “inviata speciale” dei Papi ai vescovi imprigionati all’Est

Tocca anche Perugia l’incredibile vicenda di M. Teresa Carloni, mistica che - dotata di bilocazione - teneva i contatti tra il Vaticano e i Vescovi prigionieri in Est Europa
Il santuario mariano di Chestokowa in Polonia
Il santuario mariano di Chestokowa in Polonia

Una delegazione di perugini ha partecipato a un pellegrinaggio al santuario mariano di Chestokowa in Polonia per l’inaugurazione di una mostra permanente su una singolare mistica italiana, Maria Teresa Carloni (1919-1981), con la donazione del suo ricco e prezioso archivio al santuario. La Carloni è una singolare testimone della Chiesa: perseguitata dai comunisti in Polonia e nei Paesi dell’Europa centrale (Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria, Jugoslavia), ma non ancora conosciuta adeguatamente in patria.

I Papi si sono avvalsi dei suoi carismi particolari, tra cui la bilocazione, per avere contatti con tanti vescovi imprigionati o condannati ai lavori forzati: sia Pio XII con ben 14 udienze private, tutte documentate; sia il beato Giovanni XXIII, che nel 1962 dette alla Carloni l’autorizzazione ad avere in casa una cappella privata in cui molti vescovi dell’Est hanno poi celebrato nei loro viaggi a Roma; sia Paolo VI che nel 1963 le concesse motu proprio l’onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice; sia Giovanni Paolo II, che aveva già incontrato la Carloni quando era vescovo di Cracovia, e le diede udienza più volte da Papa.

Sono molto consistenti i carteggi e significativi i contatti avuti dalla Carloni con vescovi imprigionati e perseguitati, quali il card. Wyszynski, Primate di Polonia; il martire beato Stepinac di Zagabria; Beran di Praga, Mindzenty d’Ungheria, e altri vescovi e personalità, tutti da lei raggiunti, nonostante le loro segregazioni “bestiali”, in maniera avventurosa o direttamente per bilocazione.

Fotografie, documenti, relazioni, reperti di ogni genere sono stati depositati nell’apposito Archivio museo di Jasna Gora dagli eredi, attuali custodi della corposa eredità di Maria Teresa e del suo direttore spirituale don Campana, cioè mons. Alberto Di Chio e prof.ssa Luciana Mirri, i quali hanno già rese pubbliche le vicende carismatiche della Carloni in sei impegnativi volumi, con ricca documentazione fotografica.

Maria Teresa procurava anche aiuti economici per le Chiese martiri dell’Est, e anche per alcune chiese dell’Africa egualmente bisognose. Qualcuno vorrà forse sapere il perché di questo interessamento dei perugini per le vicende della Carloni. Semplicissimo: alcuni nipoti della Carloni vivono da tempo a Perugia.

Per questo motivo, già nel 2006 l’Arcivescovo del tempo promosse a Perugia un convegno tenuto nella sala dei Notari,cui presero parte alcuni testimoni de visu, ossia il vescovo Jaroslav Skàrvada, ausiliare di Praga, e il vescovo Luigi Conti, nativo di Urbania e ora arcivescovo di Fermo, testimoni diretti di taluni eventi.

Originario di Spoleto era anche il vescovo di Urbania mons. Giovanni Capobianco, che fu il primo a conoscere i carismi spirituali della Carloni. Di questa creatura privilegiata, ancora nascosta agli occhi dei più, si tornerà certamente a parlare.

AUTORE: † Giuseppe Chiaretti Arcivescovo emerito di Perugia - Città della Pieve