Miracoli

Qualche giorno fa a Loreto, nella piazza davanti alla Basilica, c’era una fila di carrozzelle e di barelle con i malati che hanno assistito alla celebrazione eucaristica con quel rito tipico dell’ostensione dell’ostia consacrata davanti ad ogni singola persona orante. Un amico presente che aveva partecipato ad un pellegrinaggio a Lourdes, come barelliere mi ha raccontato di aver aiutato una donna malata a immergersi nella piscina dell’acqua “miracolosa” e dopo, quando la donna è uscita di aver notato in lei un profondo stato di depressione. Le ha domandato: “cosa è successo?” La risposta è stata: “non è successo niente”. Aveva sperato nel miracolo che non è avvenuto e per questo era triste e delusa. Eppure i miracoli avvengono, a Lourdes e a Loreto e in tanti altri santuari, come in momenti di particolare fede e di intensa preghiera sia individuale che comunitaria. Ma il fenomeno miracoloso non è prevedibile, né manovrabile a piacimento, anche se diffuso più di quanto si possa descrivere e documentare. E’ un evento straordinario che ha la sua profonda sorgente nella libertà di Dio e nella fede dei suoi figli. In questo intimo e segreto rapporto, però, avvengono fatti che non hanno storia esteriore e non fanno notizia e c’è da credere che anche quella donna, e quelle tante persone malate, cui non è stata restituita la guarigione, rimangano “segnate” da una presenza che le sostiene nella loro sofferenza. A tutti è dato di sperimentare il “segno di Giona”, di cui parla il vangelo: uscire dal ventre del pesce e ritornare a vivere in libertà sulla terra per compiere la propria missione. Questo è un miracolo a disposizione di tutti e di cui tutti gli esseri umani hanno bisogno, purché riconoscano di essere privi della vera libertà e resi schiavi di innumerevoli forme di oppressione, soprattutto morale e psichica. Vi sono anche i miracoli sociali, quelli che vediamo compiersi nella storia, dalla caduta del muro di Berlino, all’abbattimento di sistemi tirannici, al progresso delle scoperte scientifiche e tecniche che abbattono secolari nemici dell’uomo. Ci aspettiamo anche il miracolo della riunificazione dei cristiani, della pacificazione delle religioni tra di loro, del ricongiungimento di popoli per secoli in guerra, come gli Stati europei. Anche in questo campo però è protagonista la libera azione della provvidenza e la libera scelta umana. Quando questo incontro tra le due libertà non avviene, la storia si impantana nelle pastoie delle divisioni e ripiomba nel baratro delle guerre e rivoluzioni violente. Il miracolo prossimo venturo, che molti attendono con fiducia ha per scena l’Ucraina, dove Giovanni Paolo II sta portando la parola della riconciliazione, come è avvenuto in Grecia. Se Dio vuole e se gli uomini lo permetteranno. E, comunque, qualsiasi cosa accada, non saremo autorizzati a dire “non è successo niente” .

AUTORE: Elio Bromuri