Mons. Paglia saluta la diocesi

Tanta è stata la commozione delle persone e le manifestazioni augurali rivolte con sentito affetto ad un Vescovo che ha dato molto alla diocesi, che è stato il motore propulsore di iniziative religiose e sociali di alto spessore in un continuo dialogo con la società civile, per una crescita spirituale e culturale che ha coinvolto ogni ambito sociale.

Grande anche la soddisfazione per il prestigioso incarico affidato a mons. Paglia: “Considero questo nuovo compito – ha detto l’interessato – come una missione che mi impegnerà con fantasia, fatica, fedeltà e intelligenza, ma anche con grande coraggio su un tema che riguarda l’umanità intera e la Chiesa, perché il matrimonio cristiano è come al servizio dell’intera società affinchè sia segnata dall’amore. La famiglia deve essere uno dei punti di riferimento di tutti, il compito di renderla stabile significa rendere stabile l’amore e la stessa umanità. Come vescovo di una città che produce acciaio, posso dire che il mio compito è quello di rendere la famiglia d’“acciaio” e ‘inossidabile’”.

Un pensiero particolare, il Vescovo lo ha riservato alla comunità diocesana: “Per me Terni Narni Amelia resta nel cuore, perché il fatto che vado a servizio della Chiesa universale e non in un’altra diocesi rende ancora più saldo il legame con Terni. Sono stato e resto vescovo solo di una diocesi, e lo porto nel cuore perché voi sapete quanto amo questa Chiesa, quanto mi sono impegnato, con quanta passione ho lavorato. E l’ho fatto sempre con amore, perché ho cercato che questa Chiesa splendesse dell’amore di Gesù. Ho voluto spendere le energie, il mio impegno per le Acciaierie, per il Polo chimico, per l’ospedale, per lo sviluppo delle città; ho voluto che tutto questo facesse parte dell’impegno del Vescovo, e se qualche volta ho invaso il campo l’ho fatto per amore. Quando ci sono legami di amicizia forti non possono spezzarsi; potrò andare altrove ma il legame con questa città non si spezzerà mai”.

I sentimenti di gratitudine e affetto sono stati espressi, a nome della comunità diocesana, dal vicario genarale mons. Antonio Maniero: “Il nostro cammino continua, deve continuare. Grazie a ‘don Vincenzo’ per averci spronato a ripensare la nostra fede e il nostro impegno nella Chiesa. Grazie per averci dato testimonianza di un lavoro senza pause e senza riposo per il bene della Chiesa. Grazie per il carattere aperto e cordiale, per la parola chiara e schietta con cui ci hai seguito in questi anni, per la sapienza pastorale e il discernimento preciso con cui hai preso ogni decisione, per averci indicato la città terrena come luogo di impegno per ogni cristiano. Grazie per essere stato con noi. Che il tuo prossimo prezioso servizio alla Chiesa sia ricco di consolazioni, di frutti, di serenità e di pace”.