Mons. Vecchi: “Risolveremo i problemi in comunione”

DIOCESI. Incontro di inizio anno pastorale del personale di Curia con il vescovo Ernesto Vecchi

celebrazione-vecchiCon la concelebrazione nella cappella della Curia diocesana presieduta dal vescovo amministratore apostolico Ernesto Vecchi con i vicari episcopali, i direttori degli uffici diocesani e vari collaboratori della Curia, è stato aperto l’anno pastorale della diocesi.

Una bella tradizione, come ha ricordato mons. Antonio Maniero, vicario generale della diocesi, “che è un augurio per tutti di continuare a lavorare al servizio della Chiesa diocesana con affetto e devozione, con tutto il cuore e tutte le forze. Noi, laici compresi, siamo in questa Curia perché abbiamo sentito come una vocazione quella ad essere partecipi più da vicino della missione della Chiesa”.

Mons. Vecchi ha ricordato i doni grandi per la Chiesa della fede, della speranza e della carità, doni di Dio nella vita concreta di ogni giorno. “È questa – ha detto – una celebrazione di ringraziamento, e l’eucarestia è il ringraziamento per eccellenza, è lo spezzare del pane, il segno che Gesù ci ha lasciato in eredità. Con esso il dinamismo tra santità e peccato, che è in noi, viene in qualche modo vinto dalla forza rigeneratrice che scaturisce dal Corpo di Cristo. Dio è amore, e per amore ha inviato suo Figlio; questo amore si comunica attraverso l’opera dell’annuncio del Vangelo”.

Facendo riferimento poi alla Chiesa locale e alla Curia diocesana, ha ricordato come esse non siano “qualcosa di esterno al ministero della Chiesa” e come ricorda il Codice di diritto canonico: “La Curia diocesana consta degli organismi e delle persone che aiutano il Vescovo nel governo di tutta la diocesi, cioè nel dirigere l’attività pastorale, nel curare l’amministrazione della diocesi come pure nell’esercitare la potestà giudiziaria”.

Facendo quindi riferimento alla situazione della diocesi, il Vescovo ha ricordato come “con la collaborazione di tutti, i problemi possono essere risolti. Oggi comincia l’attività, e se riusciamo a mantenere efficace la comunione che nasce da questo altare, tutto si risolve per il meglio. La stupenda diocesi di Terni – Narni – Amelia, che ha un tessuto buono al di là delle sovrastrutture, ha gente con grandi potenzialità di accogliere il Vangelo”.

L’augurio, infine, formulato da mons. Maniero: “di essere capaci di contemplare nel cammino della storia e della Chiesa il volto del Cristo risorto, che riesce a vincere qualsiasi momento che abbia il sapore della morte provocato da ogni limite della nostra esistenza umana. Oggi ci auguriamo anche di poter servire tutti la Chiesa con cuore aperto e impegno totale”.

AUTORE: E. L.