Montelovesco, un eremo meta di molti pellegrinaggi

MONTELOVESCO. La restaurata chiesa di Santa Cecilia è meta di molti pellegrinaggi
La piccola chiesa di Santa Cecilia Eremita a Montelovesco
La piccola chiesa di Santa Cecilia Eremita a Montelovesco

Merita ribalta e attenzione la piccola chiesa di Cecilia Eremita a Montelovesco, un luogo isolato, a 17 km da Gubbio, meta di devozione e pellegrinaggi. A parlarne è Marino Moretti, insieme al fratello Francesco e a Giuseppe Cozzari, fra i più attivi custodi di questa piccola “chicca” del cristianesimo.

Nell’agosto 2006, visto il degrado strutturale in cui versava, un gruppo di volontari, senza chiedere niente a nessuno (se non il permesso al Vescovo di intervenire), ha ripristinato il tetto, rinnovato i canali di gronda e i sette discendenti, eseguita la manutenzione delle campane; realizzato e posto all’esterno tavoli di pietra con sedili e traverse; sostituita tutta la rete di recinzione; sistemato un bagno permanente; riportato sulla tratta stradale 20 camion di stabilizzato, e collocato alla porta d’ingresso una pietra che recita “Luogo di preghiera” e una lastra di marmo con la scritta “AD 2006”.

Ma i lavori hanno riguardato anche l’interno, con la sostituzione delle finestre; la sabbiatura dei travi, delle pianelle e degli archi di mattone; l’imbiancatura completa delle pareti; la sistemazione del pavimento, della sacrestia, la realizzazione di un tabernacolo e di un Crocifisso; la realizzazione di un quadro in ceramica raffigurante santa Cecilia; la sistemazione di tutte le panche, dei portoni d’ingresso e delle sedie in legno; il restauro dell’inginocchiatoio e l’acquisto di una pedana con relativo tappeto da mettere dietro l’altare. Recentemente è stata abbellita anche la nicchia della statua con una cornice di pietra serena. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla disponibilità, al lavoro, all’abnegazione di un gruppo di volontari – “novelli san Francesco” – che voleva dare nuova vita a questo luogo significativo.

Il parroco di Camporeggiano, don Gerardo Balbi, ha confermato che il santuario vede la presenza di molta gente, molti pellegrini e fedeli, anche da fuori diocesi. Don Gerardo si reca a Santa Cecilia ogni secondo sabato del mese (alle ore 16 in estate e alle 15.30 in inverno) per una celebrazione eucaristica, al termine della quale vengono benedetti i bambini e gli oggetti, secondo un culto e una fede molto radicata.

Le feste più importanti si celebrano il giorno di Pentecoste, il giorno dopo, lunedì, e la domenica più vicina al ferragosto. Ricordiamo che il piccolo santuario è dedicato all’eremita Cecilia che, in una grotta scavata sotto l’attuale chiesa, condusse una vita solitaria fino alla morte (1235 -1 237 ca.). Ancora oggi richiama tanta gente.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti