“Nel cuore di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace”

Gubbio / Mons. Bottaccioli ha presieduto la Messa per le vittime negli Stati Uniti

Molti i fedeli che nella chiesa di San Giovanni hanno partecipato, in un clima di grande raccoglimento, alla funzione religiosa officiata dal vescovo mons. Pietro Bottaccioli in suffragio delle vittime degli attentati d’America e per la pace del mondo. Notata la presenza, per il Comune, dell’assessore Pierangelo Bianchi e del comandante dei vigili urbani Elisa Floridi; sono intervenuti al completo i componenti della locale stazione della guardia di finanza. Appropriato e di qualità il servizio liturgico della corale “Cantores Beati Ubaldi” diretta dal maestro Renzo Menichetti: sono stati eseguiti i canti della Messa da Requiem di Gabriel Faurè. Già martedì 11 settembre, durante la solenne concelebrazione per la Festa della traslazione, quando giungevano le prime incomplete notizie dei gravi attentati alle “Torri Gemelle”, il Vescovo aveva invitato alla preghiera i fedeli che in gran numero affollavano la Basilica di Sant’Ubaldo. “Fatti ormai consapevoli – ha esordito mons. Bottaccioli nell’omelia di domenica – dell’immane tragedia che ha colpito l’America ed ha sconvolto il mondo e nel timore che sul funesto evento possa innescarsi la spirale dell’odio e della violenza, ci raccogliamo oggi nella preghiera di suffragio e di impetrazione perché Dio susciti nel cuore di tutti pensieri di saggezza e propositi di pace”. Dopo aver sottolineato la dignità della persona umana ed aver espresso netta condanna del terrorismo e di ogni sua giustificazione, il Presule ha così proseguito: “Di fronte a questo nuovo nemico che all’inizio del Terzo millennio attenta alla pace del mondo, noi caldamente imploriamo per i responsabili della sorte dei popoli la virtù della prudenza per una risposta che sia una risposta di civiltà che, mentre punisce i responsabili di così gravi crimini contro l’umanità, rifiuti con ferma determinazione la violenza che semina odio e superi e operi sulla via del dialogo e della solidarietà per la nascita di una nuova era di pacifica cooperazione internazionale. Il Papa, ricevendo questi giorni il nuovo Ambasciatore degli Stati Uniti d’America, ha auspicato una rivoluzione delle opportunità che permetta a tutti i membri della famiglia umana di godere di una esistenza degna dei benefici di uno sviluppo veramente globale”. A questo punto il Vescovo ha sottolineato come occorre da parte di ciascuno “un sincero esame di coscienza per una serie presa di posizione non teorica, ma calata nel tenore di vita quotidiano contro una cultura invadente che mentre stordisce con il miraggio dell’espansione illimitata dei desideri rende colpevolmente sordi ai focolai di disperazione che si accendono nelle aree più povere del mondo, facendosi germi di incontenibile violenza”.

AUTORE: Giampiero Bedini