Nella basilica di Canoscio la celebrazione dell’Assunta

Migliaia di pellegrini hanno fatto visita alla basilica della "Madonna del transito"

Come è tradizione, il giorno di ferragosto migliaia di pellegrini hanno fatto visita alla Basilica della “Madonna del Transito” di Canoscio dove ogni anno viene celebrata con particolare solennità l’Assunzione in cielo della Vergine Maria. Momento culminante dell’intensa giornata è stata la celebrazione Eucaristica delle ore 11.00, presieduta dal Vescovo di Città di Castello. Durante l’omelia mons. Pellegrino Tomaso Ronchi si è chiesto se l’antichissima festa dell’Assunta, che coincide con il ferragosto, appartenga ancora al calendario religioso oppure sia passata a quello civile. I telegiornali documentano ogni anno i modi più diversi con cui la gente ha vissuto il giorno dell’Assunta. C’è di tutto, ma quasi mai niente viene detto dell’Assunzione di Maria. “Per troppi cristiani la festa liturgica è diventata soltanto un pretesto per qualcos’altro!”. Mons. Ronchi ha sottolineato che “in questo contesto di superficialità desta grave preoccupazione anche la disinvoltura con cui persone, che non si confessano da lungo tempo, vanno a fare la comunione, soprattutto in occasione di feste solenni, di matrimoni e di funerali”. Il Vescovo ha ricordato, con le parole del Papa, la necessità che ogni cristiano recuperi il senso morale e quello del peccato per poter così apprezzare il sacramento della conciliazione. Commentando il brano dell’Apocalisse proposto dalla liturgia – testo che pone l’accento sulla lotta tra il bene e il male, tra la vita e la morte nella storia dell’umanità e di ciascuno di noi – mons. Ronchi ha sottolineato la forza e la tragica attualità racchiusa nell’immagine del diavolo, il “serpente antico”, che lotta con la “donna vestita di sole” – figura della Chiesa ideale, madre feconda malgrado le prove, le sofferenze e le persecuzioni – e vuole trascinare giù le stelle di cui era coronato il capo della donna. “Il drago terrificante, il diavolo ha ricordato il Vescovo – continua a spegnere le stelle in cielo, anzi ad eliminare ogni vista sul cielo, per imprigionare la vita dell’uomo solo nell’orizzonte terrestre. Le luci del progresso, della tecnologia, pretendono di sostituire quella delle stelle. Ma, scomparendo le stelle del cielo, specialmente la ‘stella polare’ che è Cristo, l’uomo perde ‘la bussola’ e finisce per smarrire l’orientamento e il senso del proprio cammino esistenziale. La dissipazione, il frastuono, la superficialità, la confusione lo stringono d’assedio e la sua vita diventa tanto più vuota quanto più è rumorosa”. Sembra che la forza del diavolo, portatore di morte, debba sconfiggere la vita. In realtà la stirpe della donna è destinata a schiacciare la testa del serpente; mons. Ronchi ha ricordato con vigore che la risurrezione di Cristo ha determinato la “morte della morte”. Questa è la certezza della fede cristiana che ognuno deve proclamare a tutto il mondo. “La Madonna – ha proseguito il Vescovo -, con la festa odierna, ci ricorda che anche noi, con il nostro corpo, parteciperemo al corteo trionfale del Cristo. Oggi è l’occasione favorevole per proclamare con maggiore entusiasmo: “Credo la resurrezione dei morti. Credo la comunione dei santi. Credo la vita eterna”. Per noi, cristianamente consapevoli che la nostra patria è nei cieli e che sulla terra siamo solo dei pellegrini verso il paradiso, “la festa dell’Assunta costituisce un’occasione privilegiata per recuperare nella vita di ogni giorno la dimensione del silenzio e della meditazione e così riscoprire i valori essenziali dell’esistenza, liberandoci dalla vernice dell’apparenza e dalla maschera dell’ipocrisia”.

AUTORE: Francesco Mariucci