Nuova chiesa, la Cei ha detto sì

Campomicciolo. Va finalmente in cantiere la moderna sede della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria

La prima pietra della nuova chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo è stata benedetta da papa Giovanni Paolo II nel 2003; poi, per diverse vicende, tra le quali l’approvazione definitiva da parte della commissione edilizia di culto della Cei del progetto architettonico e di quello esecutivo per l’erogazione definitiva del contributo devoluto dall’otto per mille, i lavori hanno tardato ad avere inizio. È di questi giorni invece la messa in opera del cantiere che ha dato il via ai lavori della costruzione della chiesa, affidati alla ditta S.ed.im costruzioni di Terni e che dovrebbero concludersi entro il 2007. La prima pietra benedetta sarà posta a ricordo dell’evento, quale testimonianza dell’impegno e della volontà dell’intera comunità parrocchiale per la realizzazione di quest’opera, attraverso la raccolta di fondi richiesti alla stessa parrocchia e con il coinvolgimento dell’intero quartiere. La nuova chiesa che sorgerà nella zona di Campomicciolo, in forte espansione abitativa, è stata progettata dall’architetto Luca Tordelli. La struttura moderna in mattoni, pur essendo un ‘unicum architettonico’ si articola su più volumi che identificano le varie funzioni parrocchiali e liturgiche. È caratterizzata da un volume centrale semicircolare con andamento ascensionale che identifica l’aula sacra, preceduta da un portico con andamento leggermente obliquo. Strettamente connessa ad esso è la cappella feriale, situata in asse con l’ingresso ed il presbiterio ma opposta ad esso. I volumi affiancati all’aula sacra corrispondono alla casa canonica, al salone e alle aule per il ministero pastorale. Il progetto prevede anche la sistemazione dell’area circostante con un ampio sagrato, una zona riservata al parcheggio e a verde attrezzato. Essa è stata volutamente concepita come zona di pertinenza per le attività complementari del Centro parrocchiale. Tutta la nuova costruzione si presenta come un oggetto compatto che assolve adeguatamente alle funzioni liturgiche e parrocchiali e contemporaneamente realizza una ‘monumentalità’ riconoscibile propria di un edificio religioso. La costruzione è scandita all’interno da risalti della muratura e ritmiche vetrate, è segnata in alto da un complesso reticolo in acciaio di travi e dalla concavità dell’abside traslucida sul fondo. La nuova chiesa s’inserisce nel nuovo assetto urbano della zona per assolvere pienamente la sua funzione aggregativa e di culto, in un quartiere che negli anni si è modificato sia strutturalmente che socialmente.

AUTORE: Elisabetta Lomoro