Nuova copertura per il battistero della cattedrale di Sansepolcro

L’opera riprende gli eventi biblici della creazione

Domenica 8 gennaio, nella cattedrale della vicina Sansepolcro, è stata presentata la nuova copertura artistica d’argento, voluta dal parroco don Alberto Gallorini, per dare maggiore dignità ed evidenza al fonte battesimale che, in passato, quasi non veniva notato. L’opera è frutto di un pluriennale lavoro dell’artista Francesco Puletti di Sansepolcro.
La copertura narra la storia della salvezza e, dentro questa, la storia della città. Sei formelle rendono visibile e immediatamente percepibile questa storia universale con il suo prologo in cielo con la Creazione, Peccato originale, Cacciata dall’Eden e il suo compimento in terra Annunciazione, Battesimo, Resurrezione. Inoltre, nella formella dell’Annunciazione, dalla finestra aperta si intravedono alcune immagini della terra toscana: la cattedrale, Montecasale, Santa Maria delle Grazie, mentre tra le formelle alcuni inserti argentei riportano le immagini di Arcano ed Egidio fondatori dell’abbazia, lo stemma di Borgo Sansepolcro, quello degli abati camaldolesi, dei Graziani, a cui apparteneva il primo vescovo della città, Galeotto, e quello dell’attuale arcivescovo Riccardo Fontana.
In questo modo la Chiesa e la città di Sansepolcro hanno iniziato l’anno a ricordo dei mille anni della cattedrale. L’anniversario interessa anche Città di Castello e l’intera Alta Valle del Tevere, dal momento che l’abbazia del Santo Sepolcro, attorno alla quale si formò il Borgo, futura città di Sansepolcro (dal 1520), nacque nel territorio comunale e diocesano castellano. L’antica abbazia di Sansepolcro (oggi cattedrale) ha avuto il suo fonte battesimale nel 1106, quando faceva ancora parte della diocesi di Città di Castello, per concessione di papa Pasquale II; quello attuale è un’opera in marmo voluta dal vescovo Niccolò Tornabuoni nella seconda metà del ‘500, quando il duomo fu ristrutturato secondo il nuovo gusto artistico del barocco.
Oggi questa data diventa dunque data simbolo dell’intero territorio altotiberino. Il calendario dei numerosi appuntamenti di qualità (convegni, mostre, edizione straordinaria delle feste del palio, qualificate dal sindaco con la significativa denominazione di feste rinascimentali) deve essere completato. A fianco di quello della cattedrale si è costituito il Comitato civico, presieduto da Paolo Palamiti, per mettere a punto e coordinare lo svolgimento degli eventi. Il logo delle celebrazioni – realizzato dal pittore Stefano Camaiti – raffigura una scena della narrazione della leggenda dei padri fondatori Egidio e Arcano ed è in fase di predisposizione un sito promozionale dell’evento.