Ora Ponte d’Oddi teme il degrado

Perugia. Il ventilato trasferimento della caserma dei carabinieri potrebbe favorire il ritorno della criminalità
Una veduta aerea del quartiere di Ponte d’Oddi

Sono preoccupati, gli abitanti del quartiere di Ponte d’Oddi: il trasferimento della caserma dei carabinieri – annunciato ufficialmente il 4 giugno – rischia di riportare la zona a una condizione di degrado precedente al 1997. Avvisaglie di un aumento della criminalità sarebbero già visibili. Molti sono intervenuti per dire la loro anche on line, sollecitati da un nostro servizio video realizzato intervistando gli abitanti del quartiere.

Dura la reazione del parroco, padre Francesco, il quale ci ha inviato una e-mail: “Ora che la situazione stava diventando davvero interessante per il quartiere – scrive -, con famiglie giovani che ritornano, con adolescenti e bambini che finalmente ripopolano il quartiere, cosa fanno i carabinieri… vanno via? Già nei giorni scorsi mi hanno segnalato di stranieri che verrebbero a mettere le ‘dosi’ sotto gli alberi adiacenti il parcheggio della parrocchia… Dobbiamo avere la piena consapevolezza – aggiunge – che i nostri giovani sono veramente fragili e a rischio, tutti quanti, e non sto parlando di giovani universitari, ma di ‘bambini’ che già dai 13 anni sperimentano tentazioni degradanti!”.

“Abitiamo con la nostra numerosa famiglia da sempre qui a Ponte d’Oddi – racconta Floriana. – Abbiamo vissuto prima, da giovani, nel grave degrado in cui il quartiere si trovava: la realizzazione della caserma ha migliorato la situazione sociale rendendo il quartiere più vivibile. La presenza della caserma rappresenta un deterrente, ma non è tutto: l’opera che stanno svolgendo i parroci ha il pregio di dare una speranza ai nostri ragazzi”. Poi si sfoga: “La verità è che questo quartiere non interessa a nessuno di ‘importante’, stiamo qui dietro alla ‘città’ zitti e buoni, in completo isolamento. Alla malavita non sembrerà vero poter agire in piena autonomia, senza alcun controllo”.

“In realtà – afferma Natascia – l’unico vero motivo che si cela dietro il trasferimento è solamente quello economico. Non c’è nessuna reale necessità per il centro storico di avere altri carbinieri, visto che i carabinieri di Ponte d’Oddi andrebbero a finire presso la Legione in corso Cavour. Nessuno tiene conto del fatto che lo spaccio si sposterà velocemente dal centro all’immediata periferia e già ci sono numerose avvisaglie…”.

La mobilitazione degli abitanti del quartiere è massiccia, ma il timore – espresso a mezza bocca – è che ormai sia troppo tardi.

AUTORE: D. R.