Ora San Lorenzo di Porziano attende il “vero” altare

Porziano. Pre-apertura della chiesa di San Lorenzo, ma manca ancora parte dei restauri. Appello del parroco
La cerimonia che si è svolta all’interno della chiesa

Svetta sopra un poggio l’antico castello di Porziano in posizione strategica. Ma non vi sono armigeri. Si possono semmai incontrare i giovani della comunità Exodus, gli appassionati del Club astrofili o gli allievi di Porziano-Musica, scuola strumentale fondata dai musicisti Fausto Tuscano e Simone Fontanelli.

L’austerità del castello contrasta con la sobrietà della chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Così ne parla in estrema sintesi Stefania Calisti, laureatasi con una tesi riguardante l’area assisiate tra Porziano e S. Nicolò di Campolongo in età medievale: “La chiesa di San Lorenzo, che sembra risalire alla metà del ’300, subì nei secoli vari rimaneggiamenti con aggregazioni edilizie tuttora evidenti. Riedificata nel 1906 a spese del Sacro Convento, venne affidata dopo il 1909 al Fondo per il culto. Il parroco don Rodolfo Ascani, in un documento successivo, rimarca la povertà degli arredi. Nel suo interno doveva comunque essere visibile il gonfalone processionale dedicato a San Lorenzo, opera attualmente conservata nel Museo diocesano”.

Proprio domenica scorsa, 25 novembre, presso detta chiesa, si è svolta una semplice cerimonia gestita dal parroco padre Giuseppe Egizio (in collaborazione con la confraternita del Santissimo Sacramento), che ha presenziato alla pre-apertura con una messa e benedizione del luogo. La chiesa, gravemente danneggiata dai terremoti (1984 e 1997), è stata dichiarata ufficialmente agibile lo scorso 10 agosto, festività notoriamente dedicata al Santo. I più recenti lavori di ripristino, iniziati nel 2003, hanno seguito due fasi: la ristrutturazione dell’edificio e successivamente le opere interne di finitura ed impiantistica.

Tutto risolto? “Esprimo sostanzialmente una risposta positiva – afferma p. Giuseppe – fermo restando che occorre l’approvazione del progetto relativo alla zona presbiterale e la conseguente realizzazione dell’altare e dell’ambone. Per tale motivo, mi sono limitato domenica scorsa ad una cerimonia essenziale”.

Quanto giova tale pre-apertura?

“La ritengo importante – replica lo stesso – se si considera soltanto che le celebrazioni si svolgeranno nella chiesa piuttosto che in un container, diversamente utilizzabile dalla confraternita guidata oggi da Giancarlo Ascani dopo il lungo mandato garantito da Antonio Calisti nominato vice priore”.

Circa la data della inaugurazione ufficiale, padre Giuseppe non azzarda dichiarazioni. Soltanto un auspicio: avvenga prima possibile la riapertura della chiesa con la consacrazione impartita, una volta completata la sistemazione dal vescovo Sorrentino; allora sarà festa grande, soprattutto se tornerà nel suo luogo di origine il gonfalone di San Lorenzo.

AUTORE: Francesco Frascarelli