Ordinazione diaconale di Luca Castrica

Ordinazione diaconale di Luca Castrica. Le parole del Vescovo
Un momento dell’ordinazione diaconale di Luca Castrica (Foto di Giorgio Valdisserri)
Un momento dell’ordinazione diaconale di Luca Castrica (Foto di Giorgio Valdisserri)

Lunedì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, alle ore 17 nella concattedrale di Todi ha avuto inizio la messa presieduta dal vescovo mons. Tuzia, nella quale Luca Castrica, 34 anni, originario di Acquasparta, è stato ordinato diacono. Una celebrazione coinvolgente vissuta da tutti con profonda commozione e gratitudine al Signore, per la sua chiamata, e a Luca, per la sua coraggiosa risposta.

Sono state ascoltate con grande attenzione le parole con le quali mons. Carlo Franzoni, rettore del Seminario regionale di Assisi, ha presentato l’ordinando, sottolineando come si sia lasciato guidare nel suo percorso, con docilità, dallo Spirito santo.

Ha ricordato infatti le significative esperienze da lui vissute in seno alla comunità di Acquasparta e all’Azione cattolica parrocchiale e diocesana, anche come educatore e animatore, gli ottimi risultati conseguiti nello studio della Chimica, il cammino dei 10 Comandamenti frequentato nel convento di Monteripido al tempo degli studi universitari, l’anno vissuto a Todi nella comunità propedeutica al Seminario e il successivo periodo di ulteriore discernimento, formazione e vita comunitaria al Seminario regionale; quest’ultima importante anche per il confronto con giovani provenienti da altre realtà.

Senza dimenticare quanto vissuto a Roma presso le suore di Madre Teresa di Calcutta, a Umbertide dai monaci di Betlemme e in alcune parrocchie in cui ha prestato servizio il fine settimana negli ultimi anni. Nel giugno scorso, Luca ha conseguito il baccellierato, discutendo la tesi sul culto al Sacro Cuore di Gesù, e ora è al sesto anno di formazione pastorale, che lo impegna alcuni giorni ad Assisi, mentre negli altri collabora con la comunità presbiterale di Todi.

Lunedì scorso Luca ha pronunciato il suo “eccomi”, divenendo diacono, servitore della Chiesa di Orvieto-Todi, circondato dall’affetto dei familiari, i genitori Fausto e Doria, la sorella Elena, il cognato, il nipotino …, del presbiterio diocesano, di tanti amici e di quanti – formatori e sacerdoti delle parrocchie dove è cresciuto e ha operato – lo hanno accompagnato e sostenuto nel cammino. A tutti è andato un sentito ringraziamento da parte del Vescovo.

Tale ordinazione diaconale si è intrecciata con la festa dell’Immacolata, una festa – ha detto mons. Tuzia nell’omelia – “che sa di pulito in un mondo intossicato”.

“Rallègrati… non temere… lo Spirito santo scenderà su di te…” sono le parole dette dall’angelo a Maria, tratte dal Vangelo della solennità, che il Vescovo ha ripreso, rivolgendole a Luca.

“Rallegrati, gioisci, sii felice, figlio – gli ha detto – perché la gioia viene dai volti e Lui, il Volto dei volti, Gesù, è con te… Non temere (espressione scritta nella Bibbia tante volte quanti sono i giorni dell’anno), non avere paura!… Lo Spirito scenderà su di te e ti conformerà a Cristo, servo del Padre, servo degli uomini da Lui amati”.

Con il suo eccomi, Luca, come Maria, ha fatto della sua vita un dono d’amore, per servire con la gioia nel cuore. “Con commozione – ha concluso mons. Tuzia – possiamo questa sera contemplare in te il cuore di un giovane innamorato di Gesù”.

Toccante la liturgia dell’ordinazione e tutta la celebrazione, animata nel canto da un insieme di cori di varie parrocchie, coordinati dai maestri Marco Onofri, don Lorenzo Romagna, Marco Venturi e don Mario Venturi.

Le parole e i ringraziamenti finali di Luca, espressi con decisione e calore e tutti introdotti dall’espressione: “Ho visto Dio in …” (in tutte situazioni concrete che il neo-diacono ha voluto condividere per chiedere ai presenti preghiere per continuare a scorgere la presenza viva di Dio in ogni situazione, anche quelle di sofferenza, e per essere servitore secondo il Suo cuore), hanno lasciato intravedere ulteriormente il suo cuore innamorato.

La festa è continuata nei locali dell’episcopio dove tanti ragazzi e adulti hanno con gioia preparato e servito un ottimo rinfresco.

AUTORE: Michela Massaro