Parroco sulle montagne del Folignate

Don-Gianluca-Antonelli_Foligno-CMYKSono don Gianluca Antonelli, presbitero della diocesi di Foligno e parroco delle comunità di Sant’Ansovino in Casenove e Maria Ss. Assunta in Scopoli, che comprendono inoltre le chiese di Serrone, Volperino, Acqua Santo Stefano, Leggiana, Casale, e gli oratori di Cifo, Barri, La Franca. Attualmente sono parroco moderatore dell’unità pastorale San Marone, santo libanese patriarca dei cristiani maroniti in Libano e patrono della chiesa di Volperino. Sono stato ordinato nel 2002 il 25 maggio, stesso giorno del mio battesimo. In questi 13 anni di sacerdozio ho vissuto la mia esperienza sacerdotale in diverse parrocchie e alcune Unità pastorali.

In questo tempo, le cose che ho sempre messo al centro della mia vita pastorale, e ritengo le più importanti, sono la catechesi per l’iniziazione cristiana ai bambini, ai giovani, la preparazione dei sacramenti, i centri di ascolto sulla Parola di Dio nelle famiglie. Inoltre l’oratorio parrocchiale con il laboratorio creativo, il Grest estivo, la festa della mamma e del papà e altre attività che si svolgono durante tutto l’anno che coinvolgono famiglie e giovani. Infine il Consiglio pastorale parrocchiale, che crea un confronto tra il parroco e i laici su temi come la liturgia, le varie attività pastorali – anche quelle sopra elencate -, la devozione popolare con le sue feste patronali che sono un bacino di fede e di carità. Non si può poi dimenticare l’accoglienza del prossimo: da circa un anno, in collaborazione con la Caritas diocesana di Foligno, è stata aperta una casa d’accoglienza denominata “Neos Cosmos – L’arca del Mediterraneo” per immigrati, presso l’ex casa parrocchiale della chiesa di Serrone, che è composta da tre appartamenti tutti arredati.

A tutt’oggi sono state ospitate 20 persone tra cui diversi bambini provenienti dalla Nigeria; attualmente c’è anche una famiglia di tre persone: madre con due figlie gemelle. Tutto questo cappello introduttivo non vuole mettere in evidenza “come sono bravo” perché ci sono stati errori, mancanze, incomprensioni, sfiducia, delusioni, preoccupazioni, come il debito che ho ereditato da una delle due parrocchie, e che ha messo a dura prova la mia stessa preghiera personale con Dio e con tutte le mie certezze e convinzioni.

Questa esperienza mi ha fatto capire che cosa vive una famiglia quando ha sulla schiena la preoccupazione di un debito da pagare, con i suoi vari mutui e scadenze. In tutti questi anni da cui sono parroco sulla montagna folignate non posso dimenticare le tante persone che con la loro semplicità di fede danno una grande testimonianza d’amore al Signore e al prossimo con la loro preghiera e i loro sacrifici quotidiani, ma vissuti nelle certezza della speranza e della misericordia di Dio. Ringrazio il Signore per il dono del sacerdozio, sopratutto della “gioia dell’essere sacerdote” – come dice il nostro vescovo Gualtiero Sigismondi – e chiedo al Signore di custodire tutti i sacerdoti e tutte le persone che si adoperano per un servizio pastorale. Grazie al settimanale cattolico regionale La Voce per l’opportunità datami di scrivere queste poche righe sulla mia esperienza sacerdotale.

AUTORE: Don Gianluca Antonelli