Per amore delle “genti”

Quest'anno la Giornata, in diocesi, si salda al cammino pastorale in corso e ai 20 anni di collaborazione con Kananga

Ottobre mese dedicato alla missione ad gentes, alla missione senza confini, dove la preghiera e il sostegno ai poveri della terra, nello spirito proprio delle Pontificie opere missionarie, è rivolto alle missioni più povere del mondo. La Giornata missionaria mondiale, che si celebra ogni anno nella terza domenica di ottobre, si estende all’intero mese di ottobre, dedicando ogni settimana ad approfondire un diverso aspetto della missionarietà. Cinque sono le tappe che scandiscono il cammino di preghiera e solidarietà: la contemplazione, la vocazione, la responsabilità, la carità e il ringraziamento. ‘Ai nostri giorni ‘ spiega il direttore diocesano del Centro missionario don Fernando Benigni, infaticabile evangelizzatore in Africa e a Terni – missione è divenuta una parola polivalente che abbraccia diversi aspetti, specie da quando anche i popoli dei Paesi poveri del terzo mondo vengono da noi. Con l’affievolirsi della fede tradizionale, la parola missione ha acquisito una diversa valenza: ogni battezzato è missionario e attraverso la sua vita di fede, nella quotidianità, influisce con il suo esempio e parola a testimoniare il Vangelo’.’Viviamo come in una sorta di globalizzazione del Vangelo ‘ continua don Fernando – che è di tutti e per tutti, perché Cristo salva il mondo’. La missione è la vocazione stessa della Chiesa in tutte le sue componenti, aperta al mondo e per il mondo. E aggiunge don Fernando: ‘La missione non è solo raggiungere Paesi poveri e lontani, ma è anche preghiera, accoglienza, condivisione da parte di noi cristiani con le persone che quotidianamente incontriamo lungo le strade delle nostre città’. Tornando al tema della Giornata missionaria, don Fernando ne puntualizza due aspetti: ‘La polivalenza dell’ottobre missionario si arricchisce quest’anno delle celebrazioni per l’anno dedicato a san Paolo, quale modello di evangelizzatore, e a livello diocesano del cammino che si sta facendo nell’approfondire il rapporto tra eucarestia, Chiesa e città’. Ulteriore valore aggiunto sarà dato da una particolare ricorrenza: i 20 anni della cooperazione tra la Chiesa diocesana e quella di Kananga nel Congo, e i 25 anni di episcopato di mons. Franco Gualdrini, che fortemente volle dare avvio all’esperienza condivisa con l’Africa, e che sarà festeggiato domenica 19 ottobre alle ore 17.30 nella cattedrale di Terni. ‘Ricordare i venti anni della cooperazione tra le due diocesi ‘ sottolinea don Fernando Benigni – significa rendere conto dell’esperienza e ricordare al cuore della gente il coinvolgimento reciproco. La mia testimonianza, e credo anche degli altri sei preti che si sono alternati in missione: don Ivano, padre Mario, don Maurizio, don Edmund, don Sergio, don Leopoldo, e alcuni laici: Giuseppina, Gabriella e Dario, Annarita, Marisa, è quella di ritenere che l’Africa sia stato un dono più grande di quello che ciascuno di noi ha portato laggiù. Essere ritornati dalla missione ha acceso una visione nuova della nostra pastorale che deve, oggi, fare i conti con una fede che si spegne, per ritornare ad un’azione pastorale di primo annuncio del Vangelo. Questo credo sia un grande stimolo per continuare ad essere missionari ogni giorno in casa nostra, sia per noi che per quanti vivono la missione della Chiesa in diocesi’. ‘Ci auguriamo ‘ conclude don Fernando – che venga condiviso a tutti i livelli il respiro ampio della missione, che non si confina in singole attività o Paesi, ma che deve coinvolgere anche le singole esperienze in terre lontane in un più grande spirito cooperativo, per creare parrocchie, gruppi e movimenti aperti a nuovi orizzonti comuni’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro