Per conoscersi meglio “giù la maschera!”

Progetto che ha coinvolto 32 giovani da cinque Paesi
Il gruppo dei giovani che hanno partecipato al progetto

Dieci giorni di full immersion per trentadue giovani di cinque Paesi (Francia, Turchia, Ungheria, Romania e Italia) che sono stati ospiti del College nell’Istituto agrario di Todi, dal 4 al 14 luglio, per condividere il progetto “Take off the mask” (Giù la maschera!) finanziato dall’Agenzia nazionale giovani nell’ambito del programma comunitario “Gioventù in azione” e proposto ai quattro partner europei dalla Night People Movement Association di Foligno. I ragazzi, di età compresa tra i 13 ed i 17 anni, sono stati impegnati in laboratori artistici, teatrali e musicali, lavorando tutti insieme alla realizzazione di un cortometraggio sul tema dei diritti umani. “All’inizio di questa avventura – spiega la coordinatrice del progetto Monica Paura – i ragazzi sono stati divisi in quattro gruppi in base ai propri talenti da mettere a servizio della produzione del film. Come si sa, la convivenza è difficile: la lingua, la cultura, le abitudini, il cibo, pongono problemi di integrazione, ma tutto è andato per il meglio, permettendo di completare il progetto”. L’obiettivo, oltre a fare palestra linguistica, con l’uso “obbligatorio” dell’inglese, è stato anche quello di imparare a cooperare e, come dice il titolo del progetto, a togliere la maschera del pregiudizio nei confronti degli altri. L’immersione in attività laboratoriali ha permesso di far vivere ai ragazzi un’esperienza originale e culturalmente stimolante. “Se da un lato – sottolinea la docente ungherese Edit Bagossi – siamo diversi nei gusti, nei costumi, nel modo di comunicare, nella creatività, nel ritmo di lavoro, vivendo insieme per dieci giorni le differenze si amalgamano, ci si influenza reciprocamente, si confrontano le esperienze e si scoprono le originalità. Di giorno in giorno, si imparano molteplici cose soltanto vivendo gomito a gomito con realtà così disparate e solo osservando gli altri”. D’altra parte, come è stato possibile constatare in quel crogiuolo internazionale che è diventato per dieci giorni l’antico chiostro medievale del “Ciuffelli”, questi ragazzi si assomigliano molto nei modi di vestire, nell’essere così tecnologici (difficilmente si separano dal loro cellulare o rinunciano a internet), quando giocano a calcio o a calcetto, quando si lasciano trasportare dalla musica nel ballo. Nel frattempo è stato istruttivo vedere l’orgoglio e la gioia durante le serate culturali, quando in abiti tradizionali ogni gruppo ha presentato la propria patria, cantando canzoni folcloristiche o insegnando balli tradizionali. Una ricchezza della quale i ragazzi hanno dato bella prova anche nella serata-evento finale svoltasi, davanti ad un piccolo pubblico, venerdì 13 luglio negli spazi della Cittadella agraria, rivelatasi a sua volta (come già l’anno scorso per la international summer school in “Gestione e promozione sostenibile del territorio”) un centro multiculturale vero e proprio. Le organizzazioni coinvolte si sono lasciate dandosi appuntamento per il prossimo ottobre, quando il cortometraggio girato nella bella città di Todi sarà presentato in ambito europeo.

AUTORE: Gilberto Santucci