Per una ‘mens sana’

TERNI. Nasce la 'Banca di cellule staminali cerebrali', la prima al mondo

È stato il ministro per la Salute Livia Turco ad inaugurare la ‘Banca di cellule staminali cerebrali’ presso l’azienda ospedaliera Santa Maria, il primo tassello operativo del progetto che vede Terni nuovo polo di eccellenza nella ricerca sulle biotecnologie per la cura delle malattie neurodegenerative. L’inaugurazione rientra nell’ambito della visita che il ministro Livia Turco ha effettuato presso l’azienda ospedaliera Santa Maria per prendere visione delle nuove strutture sanitarie di alta specializzazione, realizzate nel nosocomio ternano. La ‘Banca delle cellule staminali cerebrali’ di Terni è la prima struttura di questo genere nel mondo, disegnata per conformarsi alle più recenti e restrittive regole europee e mondiali di manipolazione cellulare per la produzione di cellule staminali cerebrali umane. La banca si pone l’ambizioso obiettivo di riuscire, nei prossimi 12-18 mesi, ad ottenere cellule pronte per essere utilizzate nella sperimentazione clinica su pazienti affetti da malattie neurodegenerative incurabili. Questa nuova realtà, sostenuta dalla Fondazione cellule staminali, i cui soci fondatori sono l’Istituto superiore di sanità, la diocesi di Terni – Narni – Amelia, la Fondazione Carit e il Comune di Terni, ha come obiettivo principale quello di divenire una struttura di ricerca e di laboratorio avanzatissima, in grado di generare cellule cerebrali umane certificate per uso clinico secondo la normativa europea vigente ed in regime di good manifacturing practice. All’interno dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni sarà quindi operativa una struttura di laboratori deputata all’isolamento, moltiplicazione, caratterizzazione e bancaggio di cellule staminali del cervello umano, attività che troveranno piena applicazione nel 2007. ‘Con questo progetto, necessario per tentare di garantire il diritto alla speranza – commenta mons. Vincenzo Paglia – si vuole contribuire fortemente alla realizzazione di una struttura che porti a trovare delle soluzioni per le malattie neurodegenerative che sappiamo essere in questo momento inguaribili’. ‘All’interno della Banca di cellule staminali cerebrali – spiega il prof. Vescovi – si coltiveranno a lungo termine cellule staminali isolate dal sistema nervoso centrale fetale umano e verranno allestite linee di cellule staminali cerebrali umane di tipo clinical grade, quindi utilizzabili su pazienti umani, previa approvazione del protocollo clinico di sperimentazione da parte delle apposite commissioni per procedere alla sperimentazione clinica sull’uomo’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro