Perugia. Si benedice l’iconostasi nella chiesa ortodossa romena. Grande festa e concerto in San Lorenzo

Iconòstasi: termine un po’ misterioso, ma sempre meno insolito in questa Italia multietnica. È la parete rivestita di icone che, nelle chiese ortodosse, collega e separa l’area dei sacerdoti dall’assemblea dei fedeli. Ora anche la comunità ortodossa romena di Perugia inaugura la sua splendida iconostasi nella chiesa di San Sava (San Fiorenzo) in via della Viola. L’evento viene celebrato con un concerto venerdì 1° dicembre in cattedrale di San Lorenzo (ore 20.30) e con la liturgia e il rito di benedizione il giorno dopo (dalle ore 9.30) nella chiesa stessa di San Sava.

“L’iconostasi – ricorda padre Ionut Radu, responsabile della parrocchia ortodossa romena di Perugia – ha un valore fondamentale per la nostra liturgia, e anche come segno di identità culturale. Per questo sarà una grande festa, che verrà a coincidere il 1° dicembre con la Festa nazionale della Romania. Durante il concerto, eseguito da tre cori, su un pannello scorreranno immagini sulla storia e la cultura della nostra patria. Un frate francescano di origine romena spiegherà i canti.

Saranno presenti anche sacerdoti cattolici romeni che provengono da parrocchie di Assisi, Città di Castello, Foligno, Terni”. Una festa di carattere sia nazionale che ecumenico, quindi.

“Il giorno 2 – prosegue Radu – alla liturgia in San Sava parteciperanno Siluan Span, vescovo della Chiesa ortodossa romena in Italia, che conta 260 parrocchie; e il vicario del Patriarca ortodosso di Bucarest, Varlaam Merticariu. Saranno inoltre presenti tutti i sacerdoti ortodossi romeni del Decanato di Umbria e Marche, più altri dal centro Italia, soprattutto da Pescara, Firenze e Roma, nonché altri dalla Romania, ciascuno con un seguito di fedeli”.

Le icone sono opera di una famiglia romena già attiva ad Assisi, con tavole conservate al Sacro Convento e a Santa Maria degli Angeli. La magnifica, dettagliatissima struttura che le racchiude – informa padre Radu – “è invece opera di un noto scultore romeno, Ionut Hanter: in legno di rovere, interamente realizzata a mano, ha richiesto un anno e mezzo di lavoro. Hanter ha prodotto iconostasi per vari Paesi d’Europa e anche per l’America. Si stanno diffondendo in tutto il mondo”.

I romeni che vivono in Umbria stando ai dati Istat – sono attorno ai 40.000, di cui 24.000 a Perugia e provincia. Riguardo alle percentuali relative alla fede, non si hanno cifre esatte, ma dovrebbero rispecchiare quelle del Paese di origine, ossia un 90% di ortodossi. Gli altri sono non solo cattolici ma anche protestanti pentecostali. La Chiesa ortodossa romena conta oggi 5 parrocchie in Umbria. E da oggi possiede un capolavoro d’arte e di fede di fronte a cui invocare Cristo e i santi.

Dario Rivarossa