Pila ha donato un asilo ai bimbi del Malawi

L'ha inaugurato il Nunzio apostolico. Dalla prima idea alla realizzazione è trascorso solo un anno

E’ stato da poco inaugurato a Mayaka, in Malawi, l’asilo ‘Bella Pila’. L’evento, avvenuto alla presenza di mons. Girasoli, nunzio apostolico in Zambia e Malawi, corona l’impegno profuso negli ultimi 15-20 anni dall’associazione ‘Amici del Malawi’ nel territorio della diocesi di Zomba, antica capitale coloniale del Paese, che oggi è precipitato al terzultimo posto per reddito tra le nazioni africane ed è una delle aree del continente in cui il flagello dell’Aids miete più vittime, soprattutto tra le giovani madri. In questi anni sono state realizzate molte opere ed avviati alcuni significativi progetti tra cui: un health-center, un politecnico, un centro di accoglienza ‘Casa Perugia’, una pastoral clinic (con il contributo della Regione Umbria), un ‘Progetto orfani’ con l’apertura di nursery-schools per i bambini orfani. Proprio in questo filone di attività si è inserito il sogno dell’associazione ‘Pro Pila’ di costruire, in collaborazione con le altre associazioni e tutta la popolazione di Pila, un asilo a Mayaka. I tempi di realizzazione hanno avuto dell’incredibile, se si pensa che è passato solo un anno da quando, durante lo svolgimento della 39a Festa pilese della torta al testo, si era svolto un incontro per illustrare i problemi del Malawi. L’asilo, realizzato su progetto di un architetto perugino aderente all’associazione ‘Amici del Malawi’, è sorto in una zona ove prima c’era solo la savana, ora sostituita da un’ampia piazza con piante di baobab. Costituisce, insieme alla chiesa e alla casa parrocchiale, un punto di riferimento per la vita della comunità di Mayaka. È collocato in un’ottima posizione, e si presenta ben fatto sia i termini strutturali che di rifiniture (almeno per gli standard costruttivi del Malawi). Soprattutto, si presenta funzionale: è fornito di corrente elettrica, di bagni e docce con acqua calda; tutto questo in un Paese dove la popolazione vive in gran parte in anguste e buie capanne di paglia in cui si raccolgono famiglie con in media 5-6 bambini ciascuna e dove la suppellettile è spesso costituita da qualche stuoia, qualche vestito logoro, qualche recipiente per cuocere il cibo. C’è una fortissima richiesta da parte delle famiglie di mandare i bambini all’asilo, e si capisce la difficoltà dei capi-villaggio a scegliere i bambini più bisognosi. Una delegazione paesana si è recata in Malawi per essere presente alla cerimonia di inaugurazione il 19 agosto; la vista dell’asilo, la sua struttura e il suo nome hanno prodotto sentimenti di intensa commozione, mista a grande soddisfazione per l’opera umanitaria realizzata. Analoghi e più intensi sentimenti sono stati provati al contatto con i piccoli ospiti: vivere con loro i diversi momenti della loro giornata, giocare con loro, assistere al loro pranzo. Tutti i membri della delegazione hanno vissuto le giornate della loro presenza in terra d’Africa con intensa emotività e partecipazione: il ‘mal d’Africa’… per la Pro Pila.

AUTORE: C. Tassi