Polemiche sugli scavi della cattedrale di Perugia

Un chiarimento a proposito delle recenti polemiche relative agli scavi archeologici eseguiti sotto la cattedrale
Il grande muro etrusco

Come era prevedibile, la polemica innescata dal prof. Mario Torelli a proposito degli scavi realizzati sotto la cattedrale di San Lorenzo ha avuto un seguito con la replica dell’ing. Luciano Vagni, progettista e direttore dei medesimi lavori. In una conferenza recentemente tenuta dal prof. Torelli, riportata sul Corriere dell’Umbria del 23 maggio, alla domanda di una persona del pubblico circa gli scavi sotto la cattedrale si è data una risposta netta, come se si fosse trattato di uno svuotamento distruttivo, portato avanti senza nessun supporto scientifico e senza l’assistenza di specialisti in ambito archeologico.

A tale critica è stata data una risposta tecnica documentata dal soprintendente Mario Pagano, che cita ricerche fatte a partire dal 1980 e continuate fino al 2000, con il costante controllo della Soprintendenza che si è avvalsa anche di archeologi di fama nazionale laureatisi all’Università di Perugia. Sull’argomento è intervenuto anche l’ing. Vagni con una lunga lettera inviata al Corriere dell’Umbria.

È indubbio che quanti hanno visitato con una guida, o letto il libro di più di 300 pagine, di grande formato, con foto e grafici, scritto da Vagni (Sotto la Cattedrale. Scoperte e riflessioni sui lavori di consolidamento della cattedrale di Perugia, editrice Centro Italia, Foligno 2009), pur non essendo in grado di esprimere un giudizio da specialisti, non hanno la minima sensazione che quei lavori siano stati eseguiti con superficialità e a cuor leggero, né che si tratti di un puro svuotamento, potendo invece ripercorrere testimonianze di storie lontane che evocano civiltà scomparse ma tuttora cariche di suggestione.

Pare di dover dire che la pacata ed esauriente spiegazione dell’ing. Vagni sia chiarificatrice, ed anche notevole per lo stile che, pur essendo chiaro e netto, non si piega a polemiche e contrapposizioni.