I prodotti degli orti solidali di Montemorcino

Con l’arrivo dell’inverno la terra riposa, ma l’attività negli “orti solidali” di Montemorcino non si ferma. Sono state messe a dimora le verdure invernali e ora vengono curati gli orti, sono state raccolte le olive, e già si pensa a quanto si dovrà fare in primavera. E ogni sabato mattina gli “ortolani” possono scendere nel loro orto a raccoglierne i frutti oppure attingere alla raccolta curata dagli operatori delle Acli che li attendono all’ingresso degli orti sotto un gazebo che ripara i prodotti raccolti dal sole e dalla pioggia.

La collina che quando fu acquistata per costruirvi il “seminario nuovo” della diocesi era in piena campagna, ora è un polmone verde della città di Perugia che il piano regolatore cittadino ha vincolato come zona non edificabile. Sta recuperando l’aspetto di campagna coltivata, come lo era un tempo con gli olivi che la ricoprono ancora lì a testimoniarlo.

Quello degli “Orti solidali urbani” è un progetto promosso dalle Acli di Perugia che hanno costituito una associazione temporanea di scopo (Ats) con l’Ente Seminario proprietario del terreno e con la Cooperativa Terre umbre che porta tutta la propria competenza. L’obiettivo è restituire alla città 23 ettari di terra coltivati e arricchiti da tante attività pensate in una logica di solidarietà.

Massimo Ceccarelli che per le Acli segue da vicino (anche con zappa in mano!) tutto il progetto, racconta di questo “sogno” in cui il “Parco agrosolidale urbano” è al centro e alla base di tante altre attività. Il progetto, cofinanziato dal 5×1000 delleACLI perugine, prevede cinque ambiti di attività. Il principale è proprio l’agricoltura con la realizzazione di orti coltivabili dalle stesse famiglie oppure dagli operatori dell’Ats, e con le famiglie che presentandosi con la loro tessera di “ortolano” possono ritirare i prodotti coltivati e raccolti. L’elemento solidale si fa evidente nei 30 orti destinati all’autoconsumo delle famiglie ospitate dalla Caritas perugina; nel coinvolgimento di profughi e richiedenti asilo ospiti della cooperativa Perusia con vari corsi di formazione in orticoltura e potatura; nella attivazione del servizio civile in agricoltura e di tirocini formativi che permetteranno ad alcuni giovani di mettere a fuoco idee e maturare esperienze; nella attivazione di scambi intergenerazionali nella cura degli orti, per un servizio innovativo di prossimità territoriale.

Nel progetto c’è anche la destinazione di parte del parco all’allevamento di animali da cortile, la realizzazione di un fattoria didattica, l’attivazione di esperienze legate alla Pet Therapy o all’inserimento di ragazzi in svantaggio, e anche orti didattici e percorsi didattici nel bosco presente all’interno del parco.

Sono stati già attivati corsi brevi di potatura (orticoltura e manutenzione del verde) e altri incontri formativi in una prospettiva di sviluppo imprenditoriale e commerciale.

Il “sogno” è quello di poter dare vita ad una “filiera”, e quindi poter essere occasione di lavoro per giovani e non solo, con attività (un agri-bar, la trasformazione dei prodotti, e tanto altro) che potrebbero valorizzare i prodotti che vengono coltivati secondo regole dell’agricoltura biologica, con una attenzione alla sostenibilità ambientale concretizzata, per esempio, nell’impianto di irrigazione a goccia.

Il Progetto “Montemorcino Parco Agrisolidale Urbano” è stato inserito come best practices nel progetto europeo Urbagri4Women che mira a promuovere l’integrazione delle donne immigrate, compresi richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale nella società ospitante, permettendo loro di sviluppare iniziative agricole innovative e contribuendo alla riqualificazione urbana.

Gli appassionati possono coltivare personalmente il proprio orto, scegliendo le varietà, e curando ogni fase della coltivazione.

Partecipare è semplice, basta diventare “ortolani”: con una quota annuale si può avere assegnato un orto e si possono “acquistare” i prodotti coltivati. Basta telefonare alle acli (075 5000949) oppure andare direttamente a Montemorcino il sabato mattina.

 

AUTORE: Maria Rita Valli