Progetto catechesi: partire dalla famiglia

Oltre 60 persone alla tre giorni di formazione catechistica al Terminillo

Solo chi ha ascoltato la Parola, l’ha accolta con fede e amore la può annunciare, solo il catechista che ha compiuto tale cammino può annunciare il Vangelo. E’ questo quanto emerso e proposto nella tre giorni di formazione dei catechisti al Terminillo sul tema: ‘Discepoli di Cristo con il Vangelo di Marco’. Una riflessione per i circa sessanta delegati catechisti presenti, avviata con la lettura del brano del Vangelo di Marco sulla ‘Trasfigurazione’ in un atteggiamento di ascolto individuale e comunitario, vissuto intimamente e pienamente. Aspetto questo che ha inteso sviluppare il senso dell’essere apostoli in una crescita nella fede per il catechista che diventa così accompagnatore, cosciente di annunciare agli altri quello che lui stesso è diventato. Oltre a questo aspetto strettamente personale, al centro della riflessione anche la catechesi della famiglia quale nucleo sociale e comunitario privilegiato per l’evangelizzazione. La necessità attuale è quella di passare da una catechesi rivolta ai soli fanciulli con qualche tentativo di coinvolgere i genitori, ad una catechesi ai genitori che coinvolga anche i fanciulli. Ecco perché il progetto di catechesi diocesano deve partire dalla famiglia, senza forzature, ma cercando di curare con tutti i genitori dei rapporti interpersonali di ascolto e di amicizia proponendo loro incontri di riflessione sui problemi di vita nell’ascolto della Parola del Signore, per aiutare le famiglie a vivere la propria vita sempre più in sintonia con la fede. Dalle lezioni di padre Mariano Pappalardo e dai gruppi di studio dei delegati e delle giovani coppie presenti, due gli obiettivi seguiti: diventare ascoltatori della parola attraverso la lettura del Vangelo, l’esperienza della Lectio Divina e l’impegno a perseverare in tale esercizio di ascolto e di preghiera da soli e con il gruppo dei catechisti. L’altro obiettivo: ‘la famiglia e la catechesi’ con l’intento di coinvolgere i genitori dei ragazzi nel cammino di fede dei propri figli con varie strategie da proporre all’interno della parrocchia nella sinergia tra catechisti e parroco. Un cammino formativo già preparato con la cooperazione per vicarie, metodo che vedrà una parrocchia pilota per ogni zona della diocesi sviluppare cammini formativi e metodologie, indicate dall’Ufficio catechistico, avviate nell’approfondimento e progettazione della tre giorni del Terminillo.

AUTORE: Elisabetta Lomoro