Questo luogo è un simbolo

Apre i battenti la nuova grande Galleria dell'Umbria. Il ministro Rutelli: 'Una prova di civilità, una scelta lungimirante per la città. Ora lavoriamo per promuoverla'

La grande Galleria ora è una realtà. In tanti erano presenti all’inaugurazione lunedì 18 dicembre, alla presenza del ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli. ‘Un giorno speciale per la nostra città – ha sottolineato il sindaco Renato Locchi – uno di quei giorni in cui accadono fatti destinati a rimanere nella memoria di chi ha il privilegio di parteciparvi’. ‘Un grande giorno – ha proseguito – soprattutto per palazzo dei Priori, che rafforza così il suo ruolo di monumento simbolo delle tradizioni e della storia della città, da sempre sede del governo cittadino, ma anche contenitore di una preziosa collezione d’arte’. Una collezione d’arte che ora godrà finalmente di spazi adeguati, 1.500 mq in più al secondo piano di palazzo dei Priori, ceduti dal Comune per consentire, oltre che l’esposizione di opere d’arte custodite nei magazzini, la realizzazione di un nuovo ordine espositivo. Ci sono voluti più di dieci anni, con in mezzo il drammatico evento del terremoto, ma alla fine il lavoro si è concluso. ‘È una giornata di gioia, ve la siete meritata tutta – ha detto il ministro Rutelli – ‘Le mie felicitazioni alla comunità perugina’ spiegando che quello che è accaduto a Perugia non è poi tanto comune in Italia. ‘Sarebbe bello poter sempre sottolineare la collaborazione tra le diverse istituzioni dello Stato, tra le diverse amministrazioni, ma non succede sempre. A volte le collaborazioni si interrompono, o c’è l’impegno di qualcuno e non di altri’. A Perugia ‘la vicinanza Galleria – Comune non è stata invece un problema, è stata una soluzione. Una prova di civismo e di civiltà – ha sottolineato – perché il Comune ha fatto un sacrificio, ma ha compiuto nello stesso tempo una scelta lungimirante per la città’. Ha poi risposto all’appello avanzato dal sindaco Locchi a proposito della contropartita dell’operazione Galleria, la conclusione dei lavori dell’Auditorium di San Francesco al Prato: ‘Sarebbe bello poter essere presente, come sindaco, al concerto inaugurale’ si è augurato Locchi. Rutelli ha promesso che ‘il Governo troverà le risorse necessarie chiamando, se necessario, a raccolta gli interventi dei privati’. ‘La gioia di un’inaugurazione non conclude un percorso – ha sottolineato ancora il Ministro – anzi lo apre. Centomila visitatori all’anno sono pochi per un museo come questo, bisogna quindi lavorare tutti per la promozione’. Era presente all’inaugurazione anche il nuovo direttore regionale Vittoria Garibaldi, ‘la mamma della Galleria’, come l’ha definita scherzosamente l’assessore comunale alla cultura Andrea Cernicchi. La Garibaldi ha fatto un veloce excursus su quanto è stato fatto nel corso degli anni, ricordando che sono state coinvolte 70 imprese, di cui 40 solo per l’impiantistica, 32 per il restauro e i consolidamenti. Non ha mancato di ringraziare anche il gruppo dei colleghi della Galleria che ha lavorato con lei per il raggiungimento del traguardo. È seguita poi una visita del Ministro al nuovo allestimento, accompagnato dalla Garibaldi, seguiti da uno stuolo di giornalisti e da alcuni privilegiati. Erano presenti anche gli studenti della scuola media ‘Cocchi – Aosta’ di Todi, vincitori del concorso indetto dalla Galleria ‘Il mio museo’, i quali hanno tagliato il nastro insieme al Ministro. Le novità del nuovo allestimento Tra le novità dell’allestimento l’incremento delle sale dedicate alla pittura umbra del secondo Cinquecento, con opere di Manieristi perugini come i pittori Domenico e Orazio Alfani, Raffaellino del Colle, Dono Doni; del Seicento con dipinti di Andrea Sacchi, Sassoferrato, Ciro Ferri, Pietro da Cortona, Orazio Gentileschi; e del Settecento, testimoniato dalle opere di Benedetto Luti, Francesco Trevisani, Corrado Giaquinto e Sebastiano Conca. Una sezione è dedicata ad alcuni disegni di figura antichi della Galleria nazionale tra i quali: La Madonna col Bambino, sant’Anna e san Carlo Borromeo del marchigiano Giovan Francesco Guerrieri, lo studio a sanguigna raffigurante la Deposizione di Cristo dalla Croce, eseguito da Federico Barrocci per il duomo di Perugia. Nel refettorio dei Priori, ampia sala un tempo destinata ad ospitare il convivio delle più alte magistrature cittadine, si possono ammirare frammenti d’affresco trecenteschi negli strombi degli ampi finestroni e un”Ultima Cena’ dipinta da Giannicola di Paolo nel 1493.

AUTORE: Manuela Acito