Regione promossa dalla Corte dei conti, ma…

Promossa, ma il voto potrebbe essere un “appena sufficiente”. Per la Corte dei conti, il “rendiconto generale della Regione Umbria” per l’esercizio finanziario 2017 presenta “alcuni elementi di criticità che potrebbero incidere sull’andamento della finanza regionale”, ma non sono tali da non concedere il “giudizio di parificazione”.

Dunque una promozione sulla regolarità della gestione, l’equilibrio di bilancio, l’efficacia e l’efficienza della spesa. Con però osservazioni e riserve sulle spese per il personale, i controlli per un corretto impiego delle risorse e sui non sempre “trasparenti rapporti” con le società partecipate. È comunque una “promozione” in una “situazione economica di grave crisi” – come ha rilevato nella sua requisitoria il procuratore regionale della Corte dei conti, Antonio Giuseppone – che ha costretto lo Stato a tagliare i finanziamenti a Regioni e enti locali, con “il conseguente ridimensionamento di taluni servizi”.

Soddisfatta la presidente della Regione, Catiuscia Marini. “Il giudizio di parificazione emesso dalla sezione regionale della Corte dei conti dell’Umbria – ha commentato – conferma per il sesto anno consecutivo, da quando è stato introdotto nel 2012, il rispetto degli equilibri di bilancio, la solidità del bilancio della Regione e la correttezza dell’operato di questa amministrazione. Le osservazioni della sezione di controllo le consideriamo un utile ausilio al nostro lavoro”.

Nonostante i consistenti tagli delle risorse statali, l’Umbria – ha detto ancora – è riuscita a “garantire il rispetto dei vincoli sempre più stringenti, grazie all’opera di razionalizzazione e contenimento delle spese, ormai intrapresa da alcuni anni, e senza incidere sui servizi”.

Valutazioni non condivise dai consiglieri di opposizione. “Per quanto alla fine il rendiconto sia stato parificato, scongiurando scenari dai risvolti drammatici, è emersa tutta la fragilità di un modus facendi ormai giunto al capolinea” ha commentato il consigliere Marco Squarta (FdI e portavoce dell’opposizione di centrodestra). Per il consigliere Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic) dal giudizio della Corte dei conti risulta che “la Regione deve definire obiettivi più precisi e strumenti di controllo certi” e che “bisogna monitorare, maggiormente, efficacia e efficienza delle risorse impiegate”.

Leggi anche Le “criticità” nella requisitoria del procuratore.

Enzo Ferrini