Renzi: punto di non-ritorno

puntoLo scenario politico italiano sta cambiando. Direte che ve ne siete accorti da un pezzo. Ma domenica 8 novembre si è toccato il punto di non-ritorno, anche se quello di arrivo è ancora lontano e incerto. Si sta completando la parabola di Renzi; dove il termine “parabola” non allude al Vangelo, e neppure alle antenne tv, ma alla figura geometrica che descrive il tragitto di una palla di cannone (e potrei andare oltre con la similitudine). È stato eletto sindaco di Firenze nel maggio 2009 come candidato del Pd (ma aveva sconfitto alle primarie il candidato ufficiale del partito) e da allora è stato un susseguirsi di successi incredibili: l’8 dicembre 2013 è stato plebiscitato segretario nazionale del Pd, avendo contro il gruppo dirigente del partito e non avendo mai fatto politica a livello nazionale. Nel febbraio 2014 diventa presidente del Consiglio (il più giovane nella storia). A maggio, alle elezioni per il Parlamento europeo, il suo partito supera il 40% e lui lo sbandiera come un suo trionfo personale (e magari è vero, ma lì finisce la fase ascendente della parabola). Sicuro di sé, si batte a lungo per far approvare un sistema elettorale e istituzionale tagliato su misura sullo scenario politico che appariva in quel momento. Ma fare le leggi elettorali su misura è sempre un azzardo. E infatti lo scenario è cambiato e cambia ancora. Domenica 8 una parte consistente del gruppo storico del Pd si è costituita in un partitino nuovo: Sinistra italiana. Non avrà una messe di voti, ma ne toglierà a Renzi quanti ne bastano per rendergli inevitabile (in vista della nuova legge elettorale) l’accorpamento con quella parte del centro-destra che un po’ per volta, da Alfano a Verdini, è passata dalla sua parte. Quindi il Pd perde definitivamente la sua identità – già malcerta – e con essa tutta quella massa di elettori che lo votava per attaccamento alla tradizione. Intanto i secessionisti di Sinistra italiana guardano verso il movimento di Grillo, e dunque lo scontro finale sarà tra un Renzi appoggiato a destra e un Grillo appoggiato a sinistra. Ci sarà da divertirsi.

AUTORE: Pier Giorgio Lignani