Ricordo di Nunzio Bassi

Il ricordo dei suoi allievi alla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia: “Un maestro ma anche un padre e un amico”

nunzio-bassiUn cronista, maestro di giornalismo, ma anche un padre e un amico. Avevano gli occhi lucidi, gli allievi ed ex allievi della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia che giovedì della scorsa settimana affollavano la chiesa perugina di San Filippo Neri per i funerali di Nunzio Bassi. Con tanti suoi amici e colleghi e con tutto il personale – dirigenti, docenti, tecnici ed impiegati – della Scuola di Ponte Felcino della quale da più di 20 anni era il coordinatore didattico. Durante la cerimonia alcuni di loro lo hanno ricordato dal pulpito. Arrivati appositamente a Perugia dalle città dove ora lavorano anche con incarichi prestigiosi.

“Sei stato per tutti noi un maestro per il lavoro e per la vita, punto di riferimento insostituibile durante e dopo la scuola” ha detto commosso uno di loro. “In questa chiesa – ha detto un altro dei primi ex allievi della scuola – ci sono 20 anni della nostra vita, che abbiamo attraversato con lui come nostro consigliere, amico e papà”. E poi rivolto alle figlie di Nunzio, Alessandra e Lucilla: “Grazie per averci permesso di condividere con voi un po’ del vostro papà. Ora tutti noi siamo un po’ più soli”. “Noi – ha detto invece uno degli attuali allievi – siamo stati meno fortunati dei tanti che sono qui oggi. Abbiamo avuto solo un anno per imparare alcune delle cose che avevi da insegnare, sul giornalismo come sulla vita. Ma la promessa che facciamo oggi è che quello che abbiamo imparato da te ci accompagnerà sempre nelle nostre carriere. Magari non diventeremo grandi giornalisti, ma di sicuro saremo persone migliori di quelle che eravamo prima di arrivare in quella che per sempre sarà la tua scuola”.

Nunzio Bassi però – ha ricordato nell’omelia padre Vittore – partecipava attivamente anche alla vita della parrocchia. La moglie Francesca ha ringraziato pubblicamente i presenti. “Il vostro – ha detto – è un atto di carità per averlo voluto accompagnare all’incontro in cielo con il Padre”.

Bassi, nato in provincia di Novara, era arrivato giovanissimo a Perugia per studiare, ospite del collegio dell’Onaosi. Città nella quale aveva cominciato la sua attività di giornalista nella redazione del Tempo. Aveva poi diretto la redazione perugina della Nazione e, dopo due anni in quella fiorentina dello stesso quotidiano, era stato assunto alla Rai. Vi aveva ricoperto vari incarichi, lavorando nella sede umbra fino a che gli era stato affidato il delicato e importante compito di coordinatore didattico della scuola appena nata. Incarico che ha manenuto fino al momento della morte, avvenuta per una improvvisa malattia all’età di 75 anni.

La scuola di Giornalismo

In 20 anni, nelle aule della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia hanno imparato il mestiere quasi 250 professionisti di tutta Italia. Oggi alcuni di loro sono diventati direttori, inviati, firme importanti di giornali e volti e voci a tutti note della radio e della televisione. Fu costituita nel 1992 per iniziativa della Rai e dell’Università degli studi di Perugia, con la collaborazione dell’Ordine nazionale dei giornalisti, della Fondazione Bonucci, della Regione Umbria e, dal 1998, della Fondazione della Cassa di risparmio di Perugia. La sede è la splendida villa Orintia di Ponte Felcino, un edificio settecentesco con un ampio giardino che appartiene alla fondazione intitolata a Mario Bonucci Carletti, morto senza figli nel 1970. L’obiettivo della scuola è quello di formare giornalisti con un solido bagaglio professionale, in grado di gestire tutte le diverse e complesse fasi del processo di produzione delle notizie, con particolare riguardo al campo specifico della radiotelevisione. Particolare cura è dedicata alla formazione di figure professionali in grado di operare utilizzando i più aggiornati strumenti dell’informatica e della multimedialità. I corsi hanno durata biennale, con un numero massimo di 25 allievi, già in possesso di laurea e ammessi in base alla graduatoria della commissione di esame. La scuola dispone di foresteria, mensa, biblioteca e delle tecnologie più avanzate per la formazione nei campi radiofonico e televisivo.

AUTORE: Enzo Ferrini